MONDRAGONE. L’odissea del cittadino tra gli uffici del primo piano. La Picano e gli impiegati che sognano l’ufficio solitario
5 Settembre 2018 - 19:30
MONDRAGONE (g.g.) – Al comune di Mondragone se uno sventurato cittadino avesse l’infelice idea di voler ottenere un qualche servizio afferente all’Area I, si troverebbe di fronte uno scenario pressoché difficile. Innanzitutto dovrebbe riuscire a capire, impresa non da poco, a quale ufficio rivolgersi e semmai avesse avuto una qualche rimembranza su dove fossero collocati i servizi in passato, tale sarebbe resa vana dagli innumerevoli, e oseremmo dire inutili, visti i risultati, spostamenti logistici degli ultimi giorni che hanno interessato il primo piano della casa comunale.
Laddove, poi, ritenesse, lo sfortunato cittadino, di aver finalmente individuato l’ufficio, già ardua impresa questa non resa più facile dai numerosi dipendenti che si intrattengono nei corridoi, non certo per dare informazioni al malcapitato di turno, dovrebbe solo intuire a quale impiegato rivolgersi, in quanto neppure un’indicazione è posta all’entrata né tanto meno sulle porte. In questo scenario in cui l’utente non riesce a cogliere concreti miglioramenti dei servizi, si inseriscono buffe storie di impiegati, i quali, pur di avere una stanza singola dove magari possono compiere ogni nefandezza sui computer a disposizione, disturbano addirittura il Sindaco Virgilio Pacifico e finanche Consigliere regionale Giovanni Zannini. Dipendenti di categoria superiore dividono gli uffici, mentre l’impegno di remunerati responsabili di unità operativa non è neanche classificabile.
Certamente la Responsabile del Servizio in questione, Antonella Picano da Sessa Aurunca, fedelissima dell’ex sindaco Ugo Conte, con il quale ogni giorno pare si incontri intorno o dentro casa comunale, avrà dimenticato, al rientro dalle proprie ferie tanto meritate, di riordinare oltre che le suppellettili negli uffici anche il personale che è deputata a dirigere.
A nulla servono gli sforzi delle ragazze adibite al servizio Cup, tra l’altro non dipendenti dell’ente, che, non avendo avuto una formazione specifica in materia, cercano di barcamenarsi nel capire a che porta mandare il cittadino il quale, ancora armato di buona volontà e pazienza, alla fine, viene indirizzato al Responsabile dell’Area che altri non è che la già citata Picano, la quale li rimanda al punto di partenza. E allora il giro ricomincia.
Come abbiamo scritto all’inizio, in questa specie di giostra infinita l’unico a rimetterci è lo sventurato mondragonese che forse, ormai rassegnato e probabilmente stanco di girare a vuoto, avrà rinunciato e sarà tornato a casa senza ancora aver capito a chi rivolgersi.