OMICIDIO VASSALLO. Il Riesame respinge i ricorsi: Cagnazzo, Cioffi e Cipriano restano in carcere
28 Novembre 2024 - 16:52
Il tribunale accoglie le tesi della Procura: i tre restano in carcere
AVERSA/CASAGIOVE – Il Tribunale del Riesame di Salerno ha rigettato i tre ricorsi presentati dagli avvocati difensori del colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, dell’ex brigadiere dell’arma, oggi in pensione, Lazzaro Cioffi e da Giuseppe Cipriano, imprenditore, accusati dell’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo.
“Rimaniamo fermamente convinti della estraneità di Giuseppe Cipriano alla vicenda in oggetto. Proporremo- annuncia all’Ansa l’avvocato dell’imprenditore, Giovanni Annunziata – ricorso in Cassazione, non appena avremo letto le motivazioni, sviluppando le argomentazioni già prospettate al Riesame, arricchendole con nuovi elementi, nonché con una copiosa produzione documentale che ci apprestiamo a reperire nei prossimi giorni“. Ilaria Criscuolo, legale di Fabio Cagnazzo, nonchè Franco Liguori e Giuseppe Stellato, avvocati difensori di Lazzaro Cioffi, aspetteranno le motivazioni del rigetto da parte del Riesame per valutare il ricorso in Cassazione.
I giudici del collegio, presieduto da Gaetano Sgroia, depositeranno le suddette motivazioni della decisione entro 45 giorni.
I magistrati della Dda di Salerno hanno potuto contare, nella circostanza, nel sostegno totale del Procuratore della Repubblica Giuseppe Borrelli, esperto in materia di lotta alla camorra e alle mafie, essendo stato per molti anni coordinatore della Dda napoletana, da procuratore aggiunto nella città partenopea. Borrelli, infatti, è stato presente così come abbiamo scritto l’altro ieri, in carne ed ossa durante la lunga giornata dei tre riesami, iniziata alle 11 del mattino e terminata alle 23. 45 di lunedì scorso. Insomma, i giudici del tribunale del Riesame hanno avuto con nettezza la percezione di una posta in gioco altissima. D’altronde, l’arresto di un colonnello dei carabinieri accusato del reato di omicidio, quandanche in una situazione in cui Fabio Cagnazzo galleggiava ormai da anni e anni con ampia profusione di contenuti giornalistici, rende, comunque con buona pace del principio, esteticamente bellissimo, ma nella realtà non sempre applicata della legge che sarebbe uguale per tutti, questa vicenda oltremodo delicata per motivi facilmente comprensibili