MADDALONI. Proprio un ospedale di merda. Provocazione? Guardate le immagini e vedete cosa esce dal tubo a tre metri dai letti della Terapia Intensiva
20 Ottobre 2017 - 18:48
MADDALONI (g.g.) – Bisogna ricorrere alla categoria dell’umorismo nero quello provocatorio che non si ferma di fronte alla necessità della denuncia, neppure di fronte a situazioni che il senso comune considera troppo serie per scherzarci sopra. Siccome a noi non ci manca e proprio non ce ne frega un cazzo dei giudizio dei cosiddetti benpensanti, procediamo affermando che all’ospedale di Maddaloni è stata sperimentata in queste ore una nuova, fondamentale terapia che sicuramente l’anno prossimo correrà per il premio Nobel, finalizzata a ridurre drasticamente i tempi delle prognosi riservata, dei recuperi da delicatissimi interventi chirurgici, da traumi di grave entità.
Si tratta di una tecnica olfattiva. Consiste in questo: ai malati in Terapia Intensiva alcuni dei quali più di qua che di la, viene fatto respirare l’essenza della merda concentrata all’interno di una colonna fecale. Ricordate quando si diceva e tutto sommato era giusto dirlo da un punto di vista scientifico che i bimbi afflitti da pertosse o tosse convulsiva che dir si voglia, andavano curati dentro o attorno alle stalle, facendogli respirare le essenze del concime naturale, on parole povere la merda di vacca?
Su per giù siamo allo stesso livello. A quanto pare, ma aspettiamo la pubblicazione sulla prestigiosa rivista americana Nature, i primi risultati sono eccellenti. Si narra che in questi giorni i pazienti della terapia intensiva dell’ospedale di Maddaloni siano stati avvistati mentre provavano degli schemi del gioco del rugby salvo poi riparare sotto a docce con acqua gelida proveniente dal massiccio del Monte Bianco.
Esaurito il cazzeggio goliardico-umoristico segnaliamo che da qualche giorno, le finestre del primo piano della Terapia Intensiva sono solcate da un tubo completamente rotto da cui sgorga pura essenza vitale, distillato scelto degli intestini e delle reni dei maddalonesi.
Il problema, stando a ciò che ci scrivono un gruppo di nostri lettori maddalonesi, sarebbe stato più volte segnalato alla direzione sanitaria, del tutto inutilmente. Tra le altre cose lo sperpetuo non seleziona il pubblico delle sue vittime visto che, se è vero che dalla Terapia Intensiva si ha un’idea precisa, un’inquadratura in primo piano del profluvio di merda, lo spettacolo è ben visibile da tutti quelli che entrano nell’ospedale in tutte le aree dello stesso. Quel tubo infatti scorre proprio a sinistra e a pochi metri di distanza dalle scale del nosocomio.