Potrebbe uscire dal 41 bis il capoclan Domenico Belforte. La Cassazione dice sì al ricorso e ora…

1 Luglio 2024 - 18:35

MARCIANISE – L’ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Roma che rigettava il ricorso sulla decisione biennale del carcere duro per Domenico Belforte, leader del’omonimo clan di Marcianise, è stata rigetta a seguito dell’istanza presentata dal legale del boss alla corte di Cassazione.

Non si tratta – come avviene sempre in questi casi – di un annullamento tout court, ma il tribunale dell’ultima istanza ha rinviato il procedimento di nuovo al Tribunale di Sorveglianza di Roma, ma ad una sezione diversa.

Sarà questa a decidere sul ricorso iniziale presentato dal boss contro la proroga del carcere duro, ma i giudici dovranno tener conto delle motivazioni segnalate dalla Cassazione.

La norma prevede che sia il ministero a decidere sul regime carcerario del 41 bis, ma contro i provvedimenti di applicazione e di proroga del regime detentivo speciale, il detenuto (o i suoi avvocati) può proporre reclamo al Tribunale di sorveglianza, in merito alla sussistenza dei presupposti per l’adozione del provvedimento.

Infine, se il reclamo viene accolto dal tribunale di Sorvegianza, il Ministro della giustizia, se vorrà proporre di nuovo stabilire il carcere duro, dovrà evidenziare elementi nuovi o non valutati in sede di reclamo, tenendo conto della decisione del tribunale di sorveglianza.