Preso insieme al padre durante una maxi retata antidroga. Lo Stato lo risarcisce per ingiusta detenzione

9 Ottobre 2018 - 18:18

SAN FELICE A CANCELLO – Sarà risarcito per ingiusta detenzione, Carmine Passariello, detto Nino, 36 anni di San Felice a Cancello. A deciderlo è stata la corte di Appello di Napoli.

Nel novembre del 2012, Carmine Passariello e a suo padre, furono arrestati durante una maxi retata per droga in piazza Volta dei Perri. In seguito, a maggio 2013, dopo il rito abbreviato, furono entrambi assolti per mancanza di gravi indizi di colpevolezza. Per questo motivo i Passariello hanno fatto causa allo Stato per ingiusta detenzione. E se per Giuseppe Passariello, il padre, la causa è ancora in corso, per Carmine la corte di Appello ha decretato un rimborso, calcolando i giorni, di poco più di 5 mila euro.
Ma la Corte di appello ha applicato una riduzione in quanto il soggetto in questione, e questo lo dice la sentenza del 2013, comunque frequentava, occasionalmente la piazza di spaccio, intrattenendosi con i ras della droga, ricevendo dagli stessi stupefacenti. Per questo motivo gli sono stati  riconosciuti soltanto 3 mila euro di indennizzo.