Problemi respiratori causati dal lavoro in ospedale. Il giudice: “Colpa dell’ASL Caserta”
11 Giugno 2025 - 09:45

CASERTA – Il Tribunale del lavoro di Santa Maria Capua Vetere ha riconosciuto come malattia professionale l’asma bronchiale sviluppata da F.G., dipendente dell’ASL di Caserta con mansioni di fabbro, a causa delle condizioni ambientali inadeguate dell’Ospedale di Piedimonte Matese, dove l’uomo ha prestato servizio per anni. Secondo quanto emerso in giudizio, l’attività lavorativa si sarebbe svolta in locali privi di adeguati sistemi di riscaldamento e condizionamento dell’aria, elementi che avrebbero contribuito, secondo il giudice, all’insorgere della patologia respiratoria.
In un primo momento l’INAIL di Caserta aveva respinto la richiesta di riconoscimento della malattia professionale, sostenendo l’assenza di un concreto rischio ambientale. F.G., rappresentato dall’avvocato Domenico Carozza, ha quindi proposto ricorso al tribunale competente. Il giudice ha accolto la domanda, ritenendo che sussistano i presupposti del cosiddetto “principio legale d’origine”, secondo cui una patologia può essere considerata professionale se riconducibile in modo diretto alle condizioni del lavoro svolto. È stato quindi accertato che l’asma bronchiale era stata causata dalla costante esposizione a fattori di rischio presenti nell’ambiente lavorativo.