AVERSA (l.d.a.) – Ecco cosa è successo in Aula, prima udienza per l’omicidio Ruggiero. Stamani si è tenuta l’udienza in Camera di Consiglio presso il Tribunale di Napoli Nord, innanzi il Gup Finamore, per il processo a carico di Ciro Guarente e Francesco De Turris, responsabili dell’omicidio di Vincenzo Ruggiero. Grande tensione presso il Tribunale di Napoli Nord, vista la presenza dei familiari della giovane vittima e quelli dell’assassino reo confesso. Ma fortunatamente non si sono avuti scontri o liti, tutto è stato tranquillo. Presenti in aula i due imputati, i consulenti delle parti e del Tribunale, questa udienza si è svolta a porte chiuse.
La difesa di Guarente ha richiesto per l’assistito il rito abbreviato, per cui, come previsto per legge, vi sarà uno sconto di pena di un terzo.
L’udienza è stata rinviata al 26.9 ore 12:00 a porte aperte, per la discussione su Ciro Guarente che è accusato di omicidio premeditato e vilipendio di cadavere. Mentre il Giudice si è riservato su De
Turris, accusato di concorso in omicidio, che probabilmente andrà in Assise con rito ordinario. Inoltre in Aula non è stato menzionato il nome dei due possibili complici. Il processo lo si attendeva da un anno, da quando è stato ritrovato il corpo martirizzato brutalmente da Guarente e i suoi complici, occultato tra il cemento del pavimento del garage degli orrori a Ponticelli, zona in cui vivono i familiari di Guarente. Mesi e mesi di ricerche, analisi, test e perizie, oltre che di indagini, per ricostruire la dinamica dell’omicidio, consumatosi ad Aversa, in via Botticelli, dove la vittima abitava con la coinquilina Heven Grimaldi, donna transessuale, ex fidanzata di Guarente e migliore amica di Vincenzo. La dottoressa Alessandra Sansone, consulente criminologa della famiglia Ruggiero, ha analizzato i materiali di risulta con la sua collaboratrice dottoressa Angela Mona. Ad oggi, però vi sono ancora molti interrogativi, il primo chi sono i due altri complici di Guarente e De Turris, noto pregiudicato di Ponticelli, che ha fornito l’arma del delitto all’ex militare della Marina e cuoco Guarente. Inoltre dove si trovano i resti mancanti di Vincenzo, nello specifico testa e avambraccio destro, e perché Guarente non parla finalmente, mostrando un briciolo di pentimento, che ad oggi non è stato palesato, soprattutto con questo silenzio omertoso e anomalo.