REGGIA DI CASERTA. Due volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri entrano a sorpresa nel monumento per un controllo. Angelo Donia (UIL): “Grave mancanza di rispetto”

30 Marzo 2020 - 17:15

Caserta (pm) – Dura presa di posizione di Angelo Donia, Segretario territoriale della UIL- Pubblica Amministrazione di Caserta, per una faccenda che ha riguardato ieri la Reggia di Caserta e che egli ha definito, più che incresciosa, irrispettosa di tutto il personale museale impegnato nei servizi di vigilanza.

Il sindacalista ha spiegato che nella mattinata si presentavano al cancello del parco reale di via Gasparri ed a bordo di un’autovettura sociale due appartenenti al gruppo di volontariato Associazione Nazionale Carabinieri-Nucleo Reggia chiedendo al custode di  accedere per eseguire un’attività di controllo. Sulla richiesta, poiché non preannunciata o concordata in nessun modo, veniva interpellato il direttore Tiziana

Maffei, che nondimeno autorizzava l’ingresso, benché lo stesso Donia, che subito la contattava per segnalarle l’anomalia, le facesse presente che i servizi assicurati in quel momento dal personale di vigilanza del museo erano più che sufficienti e che non necessitavano di nessun’altra integrazione esterna, inopportuna e non giustificata dal momento.

Il rappresentante provinciale della UIL-Pubblica Amministrazione eccepisce in primo luogo che la convenzione che disciplina l’impiego nel Palazzo reale dell’associazione di volontariato dei carabinieri prevede che i suoi componenti concorrano con servizi ausiliari e di supporto e non in sostituzione di quelli demandati ai dipendenti della Reggia e nei momenti di grande affluenza di visitatori.

Ed in secondo luogo, che i servizi che in questo periodo vengono assicurati presso il museo sono adeguati al bisogno e sono frutto di uno specifico accordo sindacale intervenuto con la direzione museale. Accordo che peraltro  ha tenuto conto  anche delle  direttive governative impartite in materia di lavoro per fronteggiare la pandemia di coronavirus in corso.

Donia si è detto anche stupito del fatto che quei volontari – nonostante le vigenti misure di profilassi igienica di contenimento dei contatti sociali – abbiano ritenuto di impegnarsi in un’attività pressoché inutile alla Reggia, a fronte delle tante esigenze che in questo momento di emergenza sanitaria incontra la popolazione, specie quella anziana. Ed in effetti, come non dargli ragione.

La Maffei, da parte sua e ci pare svicolando, avrebbe replicato appellandosi ad un maggior senso di responsabilità, che qui non si capisce come verrebbe in ballo, e sottolineando le facoltà che deriverebbero all’Associazione Nazionale Carabinieri dal suo carattere di organismo di protezione civile. Nondimeno la legittima domanda posta da Angelo Donia a tutela  delle attribuzioni professionali del personale che egli rappresenta resta – a nostro avviso – senza risposta: difatti, che ci sono andati a fare i volontari nel parco della Reggia chiuso, anche considerando tutto quello che di utile ci sarebbe da fare  in città ?