REGGIA. La nota trasmissione radiofonica La Zanzara di Giuseppe Cruciani percula ben bene la Reggia e la città sul furto d’acqua
12 Luglio 2025 - 22:37

Caserta (pm) – La faccenda del furto dell’acqua della Reggia, con l’andare dei giorni, si è trasformata in una vera e propria farsa.
All’indomani dell’arresto dell’agricoltore 58enne ritenuto responsabile del furto dall’acquedotto, le cronache dei fatti della maggior parte della informazione locale sono sembrate provenire quasi da marte, un terra ignota e sconosciuta. Tutte affettavano sorpresa, meraviglia e qualcuna si è spinta a esaltare, anche in questa occasione, il presunto coraggio della direttrice del museo per aver denunciato la situazione ai carabinieri.
Solo in qualche social abbiamo letto di commenti più aderenti alla realtà e veridici. Tra questi abbiamo scelto uno dei più rappresentativi da presentare ai nostri lettori . Quello che parla di segreto di pulcinella a proposito dei furti d’acqua dal “carolino”. Anzi usa l’espressione della scoperta dell’acqua calda, che rende molto bene l’idea.
In realtà tutti i casertani sanno e da sempre delle captazioni d’acqua abusive ai danni della Reggia. Anzi, siamo sicuri che quella scoperta è solo una di tante altre praticate, perché altrimenti non si giustificherebbe l’essicamento così radicale della portata d’acqua che si è finora avuto. E se l’architetto Maffei ha dovuto farne denuncia ai carabinieri davanti al caso estremo del prosciugamento della cascata vuol dire che mai nessuno dei tanti dipendenti del monumento, originari ed abitanti della città e tra laschi e stretti, deve averle mai detto di questo andazzo idrico. E comunque non ci pare convincente che il museo, in qualità di proprietario del bene storico-architettonico, non si sia mai accorto, come ogni proprietario farebbe, di ciò che accadeva nella sua proprietà. Persino disponendo di un corpo di vigilanza. Nonostante i vari anni di permanenza a Caserta della Maffei, capiamo che non ha colto la cifra della mentalità media casertana. Se dipendenti pubblici, generalmente sono adusi a farsi i fatti propri perché chi glielo fa fare? Per il resto, ogni occasione è buona, a fronte di un sistema di controlli quasi inesistente unito a connivenze di tutti i tipi, per fare imbrogli ai danni della cosa pubblica.
Mentre tutto ciò avveniva in questo canovaccio, in questo generone ultraprovinciale, fuori città i fatti hanno avuto la reazione di sconcerto e di incredulità più ovvia.
Ieri pomeriggio, il presentatore della seguitissima, irriverente e controcorrente trasmissione radiofonica di Radio 24 La Zanzara, Giuseppe Cruciani, ha perculato a modo suo ed abbondantemente la Reggia, la città e l’episodio. E come dargli torto? Pubblichiamo l’estratto del commento senza null’altro anticipare della puntura satirica del programma, che contiene anche un riferimento casuale ad alcuni musei torinesi, quelli dove la Maffei vorrebbe trasferirsi.