Rifiuti pericolosi, maxi operazione interforze. Sequestrata officina e 10 persone denunciate
22 Settembre 2018 - 12:31
VILLA LITERNO/CASTEL VOLTURNO/LUSCIANO/MADDALONI/MONDRAGONE (l.d.a.) – Maxi operazione interforze, sequestrata officina per per illecita gestione di materiali e rifiuti pericolosi. Operazione di controllo straordinario del territorio dei comuni di Acerra, Afragola, Caivano, Castel Volturno, Castello di Cisterna, Giugliano in Campania, Lusciano, Maddaloni, Mondragone, Marcianise, Marigliano, Mugnano, Napoli, Nola e Villa Literno. In campo 63 equipaggi, per un totale di 159 unità appartenenti al Raggruppamento “Campania” dell’Esercito Italiano, al Commissariato della Polizia di Stato di Aversa, al Comando Stazione Carabinieri di Villa Literno, ai Carabinieri Forestali di Formicola e Castel Volturno, al Gruppo della Guardia di Finanza di Aversa, al Reparto Operativo Aeronavale Guardia di Finanza di Napoli, alla Polizia Metropolitana di Napoli, alla Polizia Provinciale di Caserta, alle Polizie locali dei Comuni interessati, nonché personale dell’ARPAC e dell’ASL di Napoli e Caserta.Sono state ispezionate 6 attività commerciali operanti nel settore del deposito, stoccaggio e smaltimento rifiuti e meccanico; 3 sono state sequestrate. Controllate 36 persone di cui 10 denunciate all’autorità giudiziaria, 3 sanzionate, 3 lavoratori sono risultati irregolari ed uno in nero. 21 sono stati i veicoli controllati di cui 2 sequestrati. Sono stati rinvenuti 4 nuovi siti di sversamento di rifiuti di vario genere, anche pericolosi (eternit, pneumatici). Nel complesso sono state contestate sanzioni amministrative per circa 60.000 euro. A Villa Literno un’azienda di 12.000 mq operante nel settore dello stoccaggio e smaltimento rifiuti, è stata sequestrata perché deteneva una quantità di rifiuti superiore a quanto prescritto: è stata accertata la presenza di circa 15.000 tonnellate di rifiuti, rispetto alle 2.000 prescritte. La presenza di una tale quantità di rifiuti, accumulati ovunque e sovrastanti il muro di cinta e senza il rispetto delle indispensabili misure di sicurezza, avrebbe potuto costituire pericolo di incendio delle materie plastiche stoccate. Un’officina