ORE 16.40 ESCLUSIVA. RIFIUTI, VELENI E CAMORRA. Processo Resit a sorpresa: condannati solo Cipriano Chianese, la moglie e altri due. Raffica di assoluzioni e prescrizioni per Giulio Facchi e altri 9
17 Gennaio 2019 - 17:05

PARETE (t.p.) – Processo Resit in Corte di Appello. Colpo di scena: tante assoluzioni e sole quattro condanne, in piena riforma, cioè modificando sostanzialmente ciò che i giudici di primo grado avevano sentenziato. Cominciamo con i tre condannati: l’imputato principale, cioè Cipriano Chianese, 18 anni, dopo i 20 comminati in primo grado. Gaetano Cerci, membro di spicco del clan dei Bidognetti, 15 anni, a fronte dei 16 del primo grado, Remo Alfani condannato a 1o anni di reclusione per il reato di avvelenamento di acque, presumibilmente attraverso il percolato dei rifiuti. Lo stesso Alfani se la cava grazie alla prescrizione per il reato di disastro doloso o crollo di costruzioni; segnalamo che le prescrizioni riguardano reati non aggravati dall’articolo 7, cioè dai favori resi alla camorra.
Veniamo alle assoluzioni, partendo da quella più importante: Giulio
Assoluzione anche per Carmine Di Cicco, Giovanni Ferrante e Giuseppe Giordano per non aver commesso il fatto. per i tre imprenditori della famiglia Roma, Elio, Generoso e Raffaele non luogo a procedersi per intervenuta prescrizione. per quanto riguarda Mosè di Meo, non luogo a procedersi per il decesso dell’imputato. Altra assoluzione quella di Enrico santillo, pure in questo caso per non aver commesso il fatto.
Significative specificazioni meritano alcuni di questi verdetti. Cipriano Chianese è condannato a 18 annoi per avvelenamento delle acque e riceve la prescrizione per il reato di disastro doloso o crollo di costruzioni. c’è anche una prescrizione sul capo 30 che, in tutta onestà, già stiamo dettagliando tanto questa sentenza rispetto agli e costumi casertani, possiamo concederci di bypassare