Rissa al pronto soccorso di CASERTA. 4 fermi, ferito un carabiniere

19 Aprile 2021 - 10:18

CASERTA – E’ di 4 persone il bilancio dei fermati per la rissa avvenuta nella notte tra sabato e domenica all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta. Poco dopo la mezzanotte una segnalazione ai carabinieri della Compagnia di Caserta per una zuffa. Coinvolti il broker casertano Paolo Sforza e il suo amico Raffaele Capone, figlio del ras Giovanni Capone, recluso da anni per il reato di associazione a delinquere di stampo camorristico, e di Maria Piccirillo.  I due si erano recati al pronto soccorso a seguito di un malore accusato dalla moglie di Capone. Dopo aver, inizialmente, contattato il 118 per una richiesta di assistenza, i due per accorciare i tempi di attesa avrebbero, deciso di recarsi al pronto soccorso con i mezzi propri. Giunti nella struttura sanitaria i due avrebbero sfondato con un calcio la porta di vetro d’accesso al pronto soccorso. Per questo motivo questa mattina compariranno dinanzi ad un giudice del tribunale di Santa Maria Capua Vetere dove saranno processati con rito abbreviato. C’è stato anche un altro episodio che si è verificato nel corso della stessa notte. Un ragazzino, 17enne, è arrivato al pronto soccorso con una ferita alla mano. Nell’attesa di essere visitato sembrerebbe avere avuto una discussione con i carabinieri, ancora sul posto mentre stavano redigendo il verbale per il trasferimento in caserma di Sforza e Capone. Sul posto è successivamente arrivato lo zio del 17enne e a quanto pare sarebbe salita ulteriormente la tensione coinvolgendo anche altre persone presenti li in attesa di notizie dei loro congiunti ricoverati d’urgenza. Fermati anche il 17enne e lo zio. Uno dei militari è rimasto ferito durante lo scontro.