Scarcerato dopo un anno e mezzo di prigione il presunto killer del costruttore
5 Aprile 2024 - 09:50
Il tribunale del Riesame ha accolto l’istanza della difesa
PIEDIMONTE MATESE. Dopo un anno e mezzo di carcere per Alfredo Carini, sono arrivati i domiciliari. Accusato dell’omicidio del costruttore Alessandro Ottaviani, per lui ieri il tribunale del Riesame ha disposto la scarcerazione, accogliendo l’istanza dei suoi avvocati difensori, Paolo Falco e Antonio Leone.
E’, intanto, in corso, dinanzi alla Corte d’Assise di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dal giudice Roberto Donatiello, il processo che vede lo stesso Carini e Cataldo Antonio Russo, imputati per l’assassinio di Ottaviani, imprenditore di Dragoni. Nel corso dell’ultima udienza dibattimentale, è stata ascoltata la figlia del costruttori che ha dichiarato che proprio il padre le disse che Carini voleva ucciderlo. “Papà mi diceva che era pericoloso e senza scrupoli – ha spiegato la donna -. Per questo voleva vendere in fretta quell’immobile, magari anche svenderlo, e che Carini uscisse dalla sua vita. Un giorno mi venne a prendere all’università e passammo nei pressi del capannone , gli chiesi come stesse andando la trattativa. Mio padre sospirò e mi disse: ‘Ormai mi vuole uccidere’. Mi spaventai molto”, ha spiegato in lacrime rispondendo alle domande del pubblico ministero Iolanda Gaudino.