SEQUESTRO DA 2 MILIONI. Tremano altri imprenditori della sanità. I finanzieri entrano nel grande centro anti diabete casertano

22 Febbraio 2023 - 11:51

In nove tra dirigenti e funzionari dell’Asl Caserta rischiano per le attestazioni di pagamento firmate e che non dovevano essere liquidate alla struttura

CASERTA (l.v.r.) – E’ un grande centro anti diabete, una dei più importanti della provincia di Caserta, la struttura sanitaria che stamattina si è vista notificare un decreto di sequestro preventivo da 2 milioni di euro, ordinato dalla corte dei Conti regionale e compiuto materialmente dai finanzieri del Comando Provinciale di Caserta.

Secondo la procura contabile, infatti, questa sarebbe la cifra indebitamente introitata dalla società che gestisce il noto centro, attraverso la remunerazione delle prestazioni sanitarie erogate certificate dall’Asl di Caserta nel periodo 2017/2020. Si tratterebbe, però, di cifre ben superiori a quelle preventivamente autorizzate con l’attribuzione della c.d. Capacità Operativa Massima (C.O.M.), ovvero il limite massimo di prestazioni che possono essere pagate, per dirla semplice.

LE ACCUSE ALL’IMPRENDITORE E AL DIRETTORE SANITARIO E LA POSIZIONE DEI 9 FUNZIONARI ASL

Qualcuno potrebbe semplificare e dire che il rappresentante legale del centro antidiabete e il direttore sanitario sono stati indagati dalla Procura.

Ma, trattandosi di un’indagine della Corte dei Conti, bisogna specificare che questi soggetti sono da definire come citati, in qualità di responsabili principali di questo danno erariale da 2 milioni di euro.

Posizione leggermente meno critica, invece, per nove funzionari e dirigenti dell’Asl di Caserta, operanti nell’ufficio economico, amministrativo e dell’organo di controllo.

Infatti, la citazione riguarda l’omesso controllo puntuale, un controllo impreciso delle attestazioni di pagamento a favore del centro.

La responsabilità di questi dirigenti può essere definita come solidale, ovvero se l’impresa “sotto accusa” dalla Corte dei Conti non dovesse pagare, in caso di condanna in primo grado (immediatamente esecutiva), lo Stato si potrà rivalere sui funzionari dell’Azienda sanitaria locale di Caserta.

ORA ALTRI CENTRI BIG RISCHIANO

Non è assurdo pensare, poi, che le informative della Guardia di finanza relative a questa indagine della Corte dei Conti per danno erariale arrivino sulle scrivanie dei pubblici ministeri di Santa Maria Capua Vetere o di Aversa (dipende dalla competenza territoriale e dal luogo dei fatti), trasformando una vicenda puramente contabile, in un’indagine per la commissione di reati, in caso di condanna della società e dei soggetti coinvolti al risarcimento di quanto guadagnato indebitamente.

Questa operazione della Guardia di finanza del comando provinciale di Caserta, però, sta iniziando a provocare preoccupazione anche in altri centri sanitari casertani.

Infatti, la Corte dei Conti starebbe indagando su altre strutture della nostra provincia che avrebbero ricevuto denaro indebitamente tramite lo stesso modo operato dal centro antidiabete.

Altre società private accreditate come servizio sanitario regionale, soprattutto della branca di diabetologia, rischiano, infatti, di ricevere la visita dei finanzieri nelle prossime giorni.