SESSO, SANGUE E PERVERSIONI FAMILIARI. Duplice omicidio: “Mio padre mi disse che era andato a letto con mia moglie”

11 Giugno 2023 - 13:41

CASERTA – Ha sparato prima al marito della figlia, Luigi Cammisa, alle 6:30 di giovedì mattina, mentre quest’ultimo stava per scendere per andare al lavoro, ha poi raggiunto casa della nuora Maria Brigida Pisacane, 24 anni, per colpirla con cinque proiettili.

È questa la dinamica del terribile delitto di sangue, un duplice omicidio compiuto da Raffaele Caiazzo, 44enne nato a Caserta, suocero delle due vittime.

Caiazzo accusava Cammisa e Pesacane di avere una storia, una relazione che, in pratica, rendeva i figli del 44enne traditi dai rispettivi partner.

Ma in queste ore è emerso un dettaglio che rende questa storia ancor più assurda, ovvero, era Raffaele Caiazzo ad essere attratto dalla nuora ventiquattrenne. Questo lo ha detto la moglie del duplice omicida, ma anche il figlio, ovvero il marito di Maria Brigida.

Quest’ultimo, infatti, ha spiegato come lo stesso padre gli avesse raccontato di una storia d’amore tra lui e la madre dei suoi figli.

Alfonso Caiazzo, resosi conto della gravità della situazione, era riuscito a portare tutti i protagonisti di questa storia davanti a un tavolo per un confronto.

Ma il padre Raffaele aveva negato la precedente dichiarazione sul suo rapporto con Maria Brigida, confermando, però le accuse nei confronti del genero. Questo succedeva mercoledì, a poche ore dal duplice omicidio.

Nel frattempo, il gip del tribunale di Aversa Napoli Nord ha confermato la custodia in carcere, aggiungendoci la sorveglianza, poiché il 44enne avrebbe provato a uccidersi.

Le accuse nei confronti di Raffaele Caiazzo sono duplice omicidio aggravato dai futili motivi, con l’aggravante di aver agito contro a fini diretti e in presenza di minori, porto e detenzione illegale di armi e spari in luogo pubblico.