SPARATORIA NEL RIONE TESCIONE. Domani il giudice in ospedale per ascoltare Gianfranco Lamonica
21 Giugno 2019 - 17:13
CASERTA – E’ stato fissato per domani mattina, alla presenza del gip Minio del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, l’interrogatorio di convalida dell’arresto per Gianfranco Lamonica, 45 anni, accusato di resistenza armata a pubblico ufficiale. Si tratta dell’uomo che mercoledì scorso è rimasto ferito nel corso di una sparatoria dopo aver creato momenti di panico con un’arma, in via Vescovo Natale, nel rione Tescione.
Gli agenti della Squadra Volante della Questura di Caserta per bloccarlo sono stati costretti a sparare quattro colpi di pistola. L’interrogatorio si svolgerà all’interno del reparto di medicina d’urgenza del nosocomio dove il 45enne è tutt’ora ricoverato e piantonato dagli agenti. E’ stato operato al braccio destro e medicato alla gamba, è in codice rosso ma non è in pericolo di vita. Due giorni fa, l’ex militare, a pochi metri dalla scuola degli Allievi della Polizia di Stato, ha creato momenti di terrore in tuta mimetica minacciato alcuni clienti, all’interno del bar Chimera, dicendo di voler fare una strage puntando contro tutti una pistola che solo dopo si rivelerà un’arma softair.
IL VIDEO DELLA SPARATORIA
IL VIDEO DELLA SPARATORIA A CASERTA. Ecco cosa è successo in quei tremendi attimi nel rione Tescione
Quando è arrivata la polizia il 45enne prima si è barricato nel locale poi quando gli è stato intimato di uscire, e poi si è mostrato sull’uscio del locale scarrellando l’arma, costringendo la polizia a fare fuoco. Lamonica sarà assistito dall’avvocato Paolo Caterino, che ha spiegato all’Adnkronos: “Il 45enne da tempo ha dei problemi di salute ma non è un violento e sicuramente chiariremo tutto, sarà la magistratura comunque a valutare se possa esserci un eccesso da parte della polizia per aver sparato ad altezza d’uomo”. Secondo la ricostruzione degli agenti, Lamonica oltre ad aver problemi legati all’alcool, girava spesso in tuta mimetica, parlava spesso della sua missione militare ma era stato nell’Esercito solo a 18 anni nel corso della Leva. I poliziotti, inoltre, gli hanno sequestrato, presso la sua abitazione, a pochi metri dal bar, nel corso di una perquisizione domiciliare, altre armi utilizzate sempre per il softair.