STRAGE DELLA DISCOTECA al concerto di Sfera Ebbasta. Ugo Di Puorto, ovvero una dinasty criminale tra abiti firmati e fiammanti Ferrari
5 Agosto 2019 - 10:35
CASAL DI PRINCIPE- (Tina Palomba) In attesa degli interrogatori della strage di Corinaldo che sono stati fissati nelle prossime ore, emergono altri particolari sulla figura di Ugo Di Puorto, 19 anni residente a San Prospero (Modena), che porta però un cognome che lo associa ad una delle famiglie più importanti della galassia criminale del clan dei casalesi. Il padre, il noto Sigismondo Di Puorto, ma anche il nonno e lo zio sono stati condannati in processi riguardanti l’attività della camorra dell’agro aversano e del clan fondato da Francesco Schiavone Sandokan, insieme a Francesco Bidognetti e a Michele Zagaria.
Dicevamo del papà: Sigismondo Di Puorto, detto Sergio, 48 anni, di San Cipriano di Aversa, è oggi detenuto, per effetto di due condanne, per associazione camorristica ed estorsione. Proprio una settimana fa, è stato trasferito dal carcere di Voghera ad un carcere di massima sicurezza in Sardegna; non è recluso al 41 bis, ma non ha mai dato segni che potessero ricondurre alla decisione di collaborare con la giustizia.
Sigismondo Di Puorto è citato innumerevoli volte nella vasta letteratura delle ordinanze riguardanti il clan dei Casalesi. Le sue relazioni più strette le ha intrattenute con il compaesano Raffaele Diana detto rafilotto, ma anche con il boss Nicola Schiavone, a cui è stato legato negli anni durante i quali il figlio di Francesco Schiavone Sandokan ha tenuto le redini del clan, fino alla cattura nell’anno 2010.
Come tantissimi esponenti del clan dei casalesi, e, va aggiunto, come molte imprese capitanate da soggetti residenti nei comuni dell’agro aversano, anche Sigismondo Di Puorto ha fatto della provincia di Mondena, il suo luogo di residenza. Nel periodo del comando di Nicola Schiavone, il rilievo di Sigismondo Di Puorto fu testimoniato dal fatto di essere scelto dal boss come suo autista. Da questo, ma non solo da questo, gli derivò un ruolo importante nel controllo delle attività principali del clan dei Casalesi, naturalmente in quota parte, insieme ad altri esponenti rimasti ancora a piede libero.
Quando fu arrestato, dopo un anno di latitanza, a San Cipriano, nell’abitazione dove era stato ospitato, in una camera da letto, vennero rinvenuti, oltre ai suoi abiti firmati ed effetti personali tra cui una foto del figlio Ugo, anche una parrucca bionda con capelli lunghi che utilizzava per i suoi spostamenti tra Modena e San Cipriano.
Ancora, nella famiglia Di Puorto, c’è pure il nonno di Ugo, omonimo dell’arrestato per i fatti di Corinaldo; hanno nome e cognome uguali, è detenuto agli arresti domiciliari per intestazioni fittizie di beni riconducibili al clan dei Casalesi. La dinasty dei Di Puorto si chiude con lo zio del 19enne. Si tratta di Pasquale Di Puorto, fratello di Sigismondo. E’ l’unico detenuto al 41 bis, a dimostrazione della sua alta e pericolosissima cifra criminale. Una famiglia che ha sempre riscosso la massima fiducia degli Schiavone: se, infatti, Sigismondo Di Puorto è stato autista di Nicola Schiavone, il fratello Pasquale gli ha fatto da guardaspalle. Mestiere che in quei contesti necessita, diciamo così, di una consistente attitudine verso che cosa si può ben immaginare.
Si ricorda un episodio rimasto nitido nella memoria di chi ha seguito le vicende di camorra negli ultimi 20 anni: ufficialmente nullatenente, Pasquale Di Puorto fu fermato a Modena mentre si trovava alla guida di una Ferrari 430, presa a noleggio dopo aver versato 18 mila euro come deposito cauzionale. Una Ferrari a Modena, nel luogo dov’è nata, forse dà meno nell’occhio. Però, diciamo che Pasquale Di Puorto, come del resto il fratello Sigismondo, amante del ben vestire come abbiamo scritto prima, raccontando le fasi della sua cattura, si è sempre trattato bene.
Fino ad oggi i Di Puorto si sono avvalsi dell’assistenza legale degli avvocati Giuseppe Stellato e Pietro Chianese. Non sappiamo se questi professionisti saranno nominati anche in difesa di Ugo Di Puorto. Lo potremo verificare, comunque, a breve.