Strage nella centrale idroelettrica bolognese, ritrovato il corpo del manager dell’impianto di Presenzano

12 Aprile 2024 - 12:08

CASERTA/PRESENZANO. E’ stato recuperato il corpo dell’ultimo lavoratore disperso nell’esplosione della centrale idroelettrica di Bargi al lago di Suviana, in provincia di Bologna.

Non è stato ancora ufficialmente identificato, ma all’appello mancava solo il 68enne napoletano Vincenzo Garzillo.

A Pianura, dove il manager viveva con la famiglia, si è pregato e sperato fino alla fine. Non solo nel parco residenziale dell’abitazione di Vincenzo Garzillo dove familiari e amici si sono stretti attorno alla moglie Patrizia Buonomo e alla figlia dell’uomo, Fara, mentre il fratello della giovane, Mario, si era recato a Suviana, in Emilia per seguire da vicino le fasi di ricerca.

Questa mattina, dunque, la notizia che nessuno voleva ricevere, la conferma del ritrovamento del corpo di Garzillo ha scosso infatti anche tutti i commercianti e gli altri residenti della zona che conoscevano lo scomparso.

L’uomo, 68 anni, ex dipendente Enel, da un anno e mezzo in pensione dopo 46 anni di lavoro, era partito martedì scorso di mattina da Napoli per Bologna da dove aveva noleggiato un’auto per raggiungere la centrale. Era particolarmente richiesto per la sua esperienza e veniva chiamato per svolgere consulenze in materia di grandi impianti idroelettrici. 

Garzillo, quando lavorava per Enel nella Centrale di Presenzano si occupava in particolare della riattivazione dei macchinari delle centrali idroelettriche. Compito che da un anno svolgeva per la “Lab Engineering”, ditta di Ortona, in provincia di Chieti, che si occupa di metanodotti, impianti di perforazione e tecnologie innovative. In qualità di esperto era stato mandato a Suviana come supervisore delle operazioni di riattivazione delle macchine. Fino all’incidente fatale che ha precipitato nel dolore familiari e conoscenti.