TEANO. Chiude il Convento di S.Antonio. Resta aperto il Santuario

17 Luglio 2022 - 09:10

TEANO (Pietro De Biasio) Non è un colpo di scena perché se ne parlava da tempo ma ora è ufficiale: l’Ordine provinciale dei frati minori di Napoli e Caserta ha deciso che il Convento di Sant’Antonio di Teano chiuderà i battenti. Ma la “chiusura del convento” rappresenta solo “una porzione della verità” come ha sottolineato a CasertaCe Fra Fedele Mattera. “L’altra è quella di una nuova apertura, precisa il padre guardiano del convento, la comunità Emmaus rappresenta una grande chance per questa struttura secolare. Ci saranno persone che vivranno qui, per dare nuova vita a Sant’Antonio, incoraggiando tutta una serie di attività di cui primi beneficiari saranno solo i teanesi. A questa realtà dovremmo guardare con grande speranza, iniziando a capire come accogliere chi, coraggiosamente, tra qualche mese verrà a Teano, per portare nuova grazia”. Una decisione non facile per il governo provinciale dei frati che prevede la chiusura tra Napoli e Caserta di ben cinque conventi, alcuni tra i quali molto più frequentati del convento di Teano. Purtroppo, il forte calo delle vocazioni non permette di costituire comunità con il numero minimo di frati auspicabile. “Il santuario, spiega Fra Fedele, non chiude, anzi, per esso è accaduto ciò che probabilmente non succederà negli altri conventi: il servizio pastorale verrà garantito dai frati. Certamente la domenica, e poi in tutte le altre occasioni per le quali la giusta partecipazione dei fedeli ne richiederà la presenza. Dovremmo essere grati alla comunità dei frati di Roccamonfina per il servizio che svolgeranno perché i fedeli non saranno abbandonati mai”. Una situazione fisiologica insomma che bisognava aspettarsi. “Amo, continua, pazzamente questo convento e, lo dico sinceramente, preparare il mio trasferimento non sarà una cosa emotivamente facile. Ma un frate sa bene il valore dell’obbedienza, anche se porto la morte nel cuore so che il seme che muore è chiamato a portare molto frutto. È lo spirito che invito tutti ad accogliere, soprattutto coloro che hanno professato i valori della spiritualità francescana, con la professione nell’Ordine Francescano Secolare. Essere francescani significa cogliere sempre il lato positivo degli accadimenti, portando pace e riconciliazione”. Alla valanga di indignazione e polemiche che si stanno registrando risponde così: “I commenti sono comprensibili, ma non hanno mai salvato il mondo, soprattutto quelli espressi sui socials. Ieri, a Messa c’erano due persone, oltre ai nostri due collaboratori. Se i commentatori avessero sentito il bisogno di manifestare con la preghiera, probabilmente il Padre Eterno sarebbe stato più felice. Comprendo il dolore, chi mi conosce sa che è anche il mio dolore, ma bisogna imparare a guardare il futuro con speranza, cercando di capire come rimboccarci le maniche per preparare la degna accoglienza alla comunità che darà nuova vita alla collina di Sant’Antonio”.