TEANO. Convento di S.Antonio, Sergio Balbo prova a spegnere le polemiche: “Mancherà la presenza costante dei frati”

19 Luglio 2022 - 09:30

TEANO (Pietro De Biasio) Si propaga e aumenta di intensità, giorno dopo giorno, il fuoco delle polemiche in quel di Teano, in vista del cambio “di destinazione d’uso” del Convento di S. Antonio ma per molti inteso come una definitiva chiusura. A scrivere un lucido post alla comunità sidicina è Sergio Balbo giovane avvocato con una lunga militanza negli scout che ha frequentato sin da bambino il convento e al quale è molto legato. Sergio Balbo, negli anni, non ha lesinato personali e pungenti riflessioni e anche questa volta, come nel suo stile, non le manda a dire.

In questi giorni frenetici ho preferito restare in silenzio e mi sono soffermato a leggere le inesattezze ed in alcuni casi le cattiverie scritte sui social network relative al convento di S. Antonio, luogo che come sa chi mi conosce, ho frequentato sin da bambino e al quale sono molto legato. Però anziché aizzare le folle, gettare benzina sul fuoco e gridare alla vergogna, ho cercato di capire cosa stesse accadendo. Allora vi/mi pongo una serie di semplici domande: si può continuare ad andare a messa al santuario? La risposta è sì! Il frate che verrà a celebrare la messa dormirà al convento? No! Il convento sarà comunque vivo, frequentato, abitato? Si! La messa feriale continuerà ad essere celebrata? Ni (mediamente si contano due presenze alle messe feriali). Ciò che mancherà sarà la presenza costante della comunità dei frati ofm. “La messe è tanta ma gli operai sono pochi”. Assenza che fa male sicuramente ma per chi andiamo noi a messa? Per Gesù, S. Antonio o per il sacerdote che celebra? Ma tutti quelli che gridano allo scandalo vanno a messa al santuario? (Non vale il periodo della festa altrimenti è troppo comodo dire si). Cercate di capire cosa sta succedendo non lasciatevi prendere dall’impeto di protestare e di gettare fango sulle persone, avete tirato in ballo il Provinciale, il Vescovo, il Guardiano, il ministro del terz’ordine e persino il Sindaco senza un minimo di cognizione di causa. In questo momento dovremmo solo aprire il cuore a quello che verrà con fiducia e speranza, accompagnare con la preghiera fra Fedele e Giovangiuseppe chiamati a nuove missioni del loro mandato religioso e ringraziarli per quanto fatto in questi anni in ultimo la bellissima tredicina in onore di S. Antonio. Forse avremmo dovuto pensarci prima, frequentare di più il santuario, me compreso, dare maggiori attestazioni di presenza ma ormai il passato è passato. Vogliamoci bene, restiamo uniti ma nel bene e magari volgiamo una preghiera per le vocazioni e chissà forse un giorno il convento sarà abitato da una nuova comunità di frati. Un fraterno saluto.