TEANO. Impianto dei rifiuti di S. Croce. Il 26 il verdetto del Tar. Il sindaco D’Andrea: “Dicono che ho imbrogliato per non far fare l’impianto? Un vanto”

22 Ottobre 2021 - 11:56

TEANO – (Pietro De Biasio) Il prossimo 26 ottobre il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) si pronuncerà sul ricorso presentato dalla GE.S.I.A. Spa Gestione Servizi Igiene Ambientale. Lo scorso 7 giugno la Conferenza dei Servizi Decisoria ha espresso parere negativo per la realizzazione dell’impianto multifunzionale di recupero rifiuti pericolosi e non in Località S. Croce presso il vecchio stabilimento Isolmer in Zona Asi. In tale sede, quindi veniva concluso il lungo procedimento finalizzato al rilascio dell’autorizzazione richiesta dalla GESIA Spa, con esito negativo e il parere non favorevole del Comune di Teano e della Provincia di Caserta. Una vicenda complessa che si protrae da lungo tempo e che ha visto anche la costituzione del Comitato No Imp per effettuare un’attenta e precisa ricostruzione fattuale degli avvenimenti di causa che hanno condotto sino all’adozione del provvedimento impugnato e soprattutto per opporsi al progetto.

La Ditta dei fratelli Sorbo in primis punta il dito contro il Sindaco Dino D’Andrea che, a suo dire, avrebbe saputo l’esito della C.d.S. Decisoria già prima che si tenesse e avrebbe perseguito “un’illegittima cooperazione tra la Regione ed il Comune” per cui dal 2018 i due Enti “avrebbero cooperato proprio per impedire il provvedimento autorizzatorio a favore della GESIA Spa e, dunque, la costruzione dell’impianto studiando a tavolino la Legge Salva Teano”. Intanto, sabato mattina è in programma una Giunta che procederà alla nomina di un proprio legale in vista della sentenza del ricorso. Il primo cittadino di Teano al centro del mirino della Ditta non si scompone e a Casertace

ha dichiarato: “Se la Gesia mi accusa di aver imbrogliato per non far fare il loro impianto, per me è un vanto aver impedito una situazione che avrebbe sicuramente creato un problema di pubblica salute”. Ribadisce la netta contrarietà al sito produttivo e aggiunge “se mi vogliono accusare di aver imbrogliato rispedisco al mittente perché nessun giudice potrà mai condannare un sindaco che tutela la pubblica salute e i propri cittadini”. E conclude: “Andrò avanti fino a quando i cittadini mi daranno l’occasione senza piegarmi a compromessi dinanzi a situazioni che possono danneggiare la comunità”. Sul fronte No Imp si susseguono incontri e riunioni a ritmo giornaliero in vista del 26 ottobre e sperano che il “sogno” della GESIA possa essere dichiarato definitivamente svanito.