TEVEROLA come una pentola a pressione. Altre tensioni sulle convocazioni last minute del Consiglio comunale

20 Dicembre 2024 - 13:09

Nell’ultima seduta improntata su una variazione d’urgenza al bilancio di previsione, legata al debito nei confronti di Roberto Vitale i due gruppi che siedono ai banchi dell’opposizione hanno lamentato il poco preavviso nei loro confronti su temi di grande importanza che non hanno avuto modo di analizzare con la dovuta attenzione. Tuttavia la loro richiesta di un rinvio della seduta non è stata accolta dalla maggioranza

TEVEROLA (Federica Borrelli) – A Giusy Caputo, consigliera di minoranza del gruppo “Teverola Sostenibile”, è spettato l’ònere di leggere la comunicazione con cui l’ala dell’opposizione – compatta – ha chiesto alla maggioranza di rinviare l’Assise in corso di almeno tre giorni. Il motivo? Una convocazione di consiglio comunale urgente interamente stilata sul riconoscimento di debiti fuori bilancio, giunta ai consiglieri comunali a sole 24 ore dal vertice politico.

“Finché non arrivano le carte attestate dal revisore dei conti non possiamo convocare il consiglio comunale. Lo stesso ragioniere ci ha pregato di svolgerlo entro il 18 dicembre, termine ultimo per la tesoreria nell’emissione dei mandati. Con un debito così esoso non potevamo assolutamente rimandare” ha spiegato il sindaco Gennaro Caserta, anticipando quello che sarebbe stato il punto clou del pomeriggio, il debito targato Vitale One.

La richiesta di rinvio, neanche a dirlo, è stata rigettata. Non è dunque una questione di fatalità se i gruppi all’opposizione “Teverola in Testa” e “Teverola Sostenibile” abbiano deciso, tra un intervento e l’altro, di esprimere parere contrario a otto punti calendarizzati in verbale e di astenersi al nono.

“Non si riesce a fare una programmazione. I consigli comunali coinvolgono tutte le rappresentanze politiche e i capigruppo devono essere convocati in conferenza per essere informati su quelli d’urgenza, oramai diventati una routine” ha tuonato Dario Di Matteo alla presidente del consiglio facente funzioni Francesca Simonelli; seguito dal capogruppo di “Teverola Sostenibile” Alfonso Fattore: “Vogliamo onorare il nostro mandato di rappresentanza e per farlo abbiamo bisogno che gli strumenti a disposizione vengano rispettati. Stiamo parlando di fatti già più volte ribaditi in passato”.

Ma questa volta per la maggioranza la fretta di riunirsi in Consiglio è stata però tale da non aver pubblicato sul portale web del Comune l’avviso di convocazione del civico consesso svoltosi questo martedì 17 dicembre alle ore 15. Una svista, ne siamo certi, dato che finora l’amministrazione in carica ha sempre tenuto ad aggiornare la cittadinanza con ogni tipo di comunicazione. Ma se nel caso di una mancata pubblicazione di un avviso si può ancora parlare di mero errore umano (da non ripetersi), per gli orari scelti ad ogni assemblea cittadina finora convocata e l’ormai abusato ‘urgente’ per consigli comunali – anche quelli di natura tecnica – non possiamo usare lo stesso metro di giudizio.

Che i civici consessi teverolesi siano infatti programmati ad orari in cui i consiglieri hanno difficoltà a presenziare è un dato di realtà, e non solo per loro stessa ammissione. Il range, da qualche tempo, non va più in là delle ore 10:00 o delle tre del pomeriggio. Difficoltà in cui incorrono anche i teverolesi che hanno piacere di vivere l’appuntamento politico seduti in platea che davanti allo schermo di un computer. Sia chiaro, la diretta streaming di un consiglio comunale è un esempio di trasparenza e di partecipazione alla vita democratica, fino a quando non sopraggiungono degli incidenti di percorso come nel caso di martedì, dove evidenti problemi audio hanno reso decisamente poco piacevole la visione attraverso il mezzo telematico. E proprio tenendo a mente la probabilità di questi inconvenienti che non deve mancare la libera scelta per il cittadino di potervi partecipare anche dal vivo.

Tornando ai fatti accaduti in consiglio, di cui abbiamo vi comunichiamo l’esito con l’approvazione di tutti i punti all’ordine del giorno, non ci resta che sviscerare gli ulteriori botta e risposta che hanno più volte cadenzato questa lunga seduta.

Sul debito Vitale One, noi di CasertaCe non potevamo che dedicare un articolo a parte.
Ci soffermiamo quindi sugli interventi fatti sempre dalla minoranza, tutti da qui in poi da parte del gruppo Teverola in Testa. Il consigliere Pasquale Gnasso ne ha approfittato per riaccendere i riflettori sui lavori della ex Geoeco a Polo culturale fermi da due anni. Un argomento caro al sindaco Caserta – del resto fu lo stesso primo cittadino, nelle passate amministrazioni in veste di assessore alla Cultura, ad avviare l’iter. Caserta ha prontamente risposto al consigliere di minoranza svelando le inadempienze delle ditte appaltanti, recentemente sollecitate con lettere di diffida. È stato poi il turno del consigliere del medesimo gruppo di opposizione Antonio Omar Menale che ha invitato gli uffici comunali a fare richiesta per il bonus sociale idrico.

Ma ad avere l’ultima parola ci ha pensato il capogruppo Di Matteo, che oltre ad essersi espresso sulla vicenda Vitale One nelle battute conclusive del consiglio comunale, era intervenuto già precedentemente per attenzionare al neo assessore e vicesindaco Vincenzo Brunzo – sulle cui spalle grava l’eredità nell’ambito lavori pubblici – una variazione fatta post-invio documentazione alla Cuc Nolana nel progetto sulla riqualificazione del centro storico di Teverola. Variazione che nella documentazione giunta alla Cuc Nolana, invece, mancherebbe.