TEVEROLA. Dubbi sulla gestione del banco alimentare: 157 pacchi non ritirati e nessuna lista aggiornata
20 Ottobre 2025 - 20:28

Oltre 150 pacchi alimentari non ritirati restano fermi nei locali comunali. Mancano scorrimenti in graduatoria e…
TEVEROLA (Federica Borrelli) – Durante l’ultimo consiglio comunale del 2 ottobre, il consigliere Antonio Omar Menale del gruppo “Teverola in Testa” ha sollevato dubbi e richieste di chiarimento sul funzionamento del banco alimentare comunale rivolgendosi direttamente all’assessora al ramo, Maria Domenica Tirozzi.
Al centro del suo intervento: la gestione delle rimanenze dei pacchi, la mancanza di un responsabile diretto e la sicurezza dei presunti volontari coinvolti nella distribuzione.Secondo quanto evidenziato dal consigliere, ogni mese vengono distribuiti i pacchi alimentari ai beneficiari, ma rimarrebbero regolarmente tra i 15 e i 20 pacchi non ritirati. Un dato che, se sommato nel tempo, ha portato ad una giacenza complessiva di 157 pacchi ancora non consegnati.
Menale ha dunque chiesto se esista uno scorrimento di graduatoria per assegnare le rimanenze a chi è in lista d’attesa, oppure se sia previsto un aggiornamento dell’elenco dei beneficiari. Ma, da quello che si apprende, un elenco del genere non sarebbe mai stato stilato.
Non solo, un altro nodo critico riguarda appunto la gestione del servizio. Attualmente, infatti, non risulta esserci un incaricato specifico, mentre il compito della distribuzione – e talvolta anche del carico/scarico delle merci – ricade su unico impiegato comunale delegato e, stando alle voci, anche sui ragazzi del servizio civile che piĂą di una volta sono stati visti dare una mano. Un aspetto che meriterebbe un’attenzione particolare, in virtĂą soprattutto dell’incolumitĂ fisica dei giovani coinvolti da tutelare.
Oltre ad aver formalizzato le richieste nel corso dell’Assise di qualche settimana fa, il consigliere di minoranza ha interrogato tramite pec anche la responsabile dell’area Servizi alla Persona, la dott.ssa Immacolata Limpido, senza però ricevere – ad oggi – risposte chiare. Nel documento, si chiedeva infine di poter visionare i locali adibiti allo stoccaggio e alla distribuzione dei pacchi. Ma, anche in questo caso, non si è avuta alcuna risposta.