TORTURE IN CARCERE. Tornano in servizio altri sei agenti accusati di violenze

28 Luglio 2024 - 09:28

Sono 52 gli imputati, tra agenti, medici e funzionari, nel processo, iniziato nel novembre 2022, per quelle violenze che il gip Sergio Enea aveva definito “una orribile mattanza”. Agli imputati viene contestato anche il reato di tortura

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Sono stati riammessi in servizio il comandante e i 5 agenti della polizia penitenziaria a giudizio per per violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, andate in scena il 6 aprile del 2020. 

La questione è stata affrontare anche dal garante dei detenuti della Campania, Samuele Ciambriello: “Non entro nel merito del provvedimento di riammissione in servizio del comandante della polizia penitenziaria di Santa Maria Capua Vetere e degli altri 5 agenti, perché immagino sia stato legittimamente emesso dall’amministrazione. Va però sottolineata l’assoluta autonomia di questo provvedimento rispetto al merito delle singole responsabilità per i gravissimi fatti avvenuti oltre 4 anni fa nel carcere di Santa Maria Capua Vetere ancora al vaglio della locale Corte di Assise. Le sconcertanti immagini dei pestaggi  ai danni di inermi detenuti hanno indignato l’opinione pubblica”.

Il mio auspicio – aggiunge – è che giunga in tempo ragionevole la sentenza della Corte; ma questo anche e soprattutto per gli imputati che dovessero risultare estranei ai fatti, i quali giustamente attendono che sia riconosciuta la propria innocenza il prima possibile”.