Trading online: anche in Italia aumentano le truffe, come capire se una piattaforma è legale?

9 Settembre 2022 - 13:30

Fare trading online, allo stesso modo di tutte le altre tipologie di investimento, è sempre un’operazione che comporta una certa dose di rischi, dato che produce spostamenti di capitale. Inoltre, è bene ricordare che la diffusione sempre maggiore del trading tra i piccoli investitori sta determinando un aumento significativo anche delle truffe.
In particolare, stanno proliferando broker non autorizzati, motivo per cui prima di iniziare a operare sui mercati finanziari è fondamentale informarsi adeguatamente in merito a quelle che sono le risorse legali attive nel nostro paese.

Piattaforme di trading: quali elementi valutare per capire se è legale?

Il broker è l’entità che fa da tramite fra gli investitori e i mercati di tutto il mondo: non solo deve quindi avere una formazione adeguata, ma anche essere in possesso di certificazioni ufficiali come quella cipriota della CySEC, considerando che in Italia ci sono organismi come la Consob che tutelano i consumatori con il controllo continuo di realtà come le piattaforme di trading.
Un broker abilitato non prometterà guadagni facili, né richiederà costantemente versamenti di capitale elevati, ma si manterrà prudente e, anzi, erudirà i suoi investitori su tutti i pro e i contro di ogni singolo investimento.
Inoltre, come sottolineato anche dagli esperti di Mercati24.com, le migliori piattaforme di trading legali in Italia in

genere offrono anche la possibilità di aprire conti demo, risorse del tutto gratuite con cui fare pratica ricorrendo solo a denaro virtuale. Si tratta di un metodo utile non solo per entrare nel mondo del trading in maniera graduale, ma anche per individuare il broker che maggiormente incontra le proprie esigenze.
Del resto, uno dei primi campanelli di allarme per una piattaforma illegale può essere proprio la richiesta di commissioni o depositi onerosi: di solito, le uniche commissioni richieste dal broker sono rappresentante dallo spread (ovvero la differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita, con convenienza sempre piuttosto marcata) e il primo deposito può rivelarsi davvero minimo. Nell’ambito di una stessa piattaforma, poi, possono anche comparire diverse tipologie di conto con cifre che aumentano man mano, ma sempre nell’ambito della massima trasparenza e con descrizione puntuale dei vantaggi o dei servizi aggiuntivi.
Infine, è fondamentale ricercare le piattaforme che offrano formazione gratuita, per entrare nei meccanismi del trading con un linguaggio semplice e propedeutico alla pratica, e assistenza continua tramite i principali mezzi digitali per avere un consulto anche 24 ore su 24.

Da eToro a Capex: le piattaforme migliori del momento

Uno dei nomi più celebri tra i broker certificati è di certo e-Toro che si caratterizza per l’ampio spazio che conferisce al social trading, ovvero l’interazione fra trader e aspiranti tali in tutto il mondo: i migliori investitori si possono anche ricopiare, letteralmente, impostando il proprio account al fine di emularne le mosse, osservandoli e sperando di avere i medesimi risultati positivi, a metà tra il momento didattico e l’investimento vero e proprio.
Plus500 si caratterizza per l’ampio mercato di CFD, o contratti per differenza, grazie ai quali poter investire anche quando il mercato è in perdita, mentre Trade.com consente di avere aggiornamenti continui per seguire i trend più attuali e profittevoli. Ava Trade ha persino un’assicurazione dedicata, XTB è una piattaforma quotata in Borsa a rimarcarne l’attendibilità e Capex pubblica spesso analisi di mercato stilate da esperti al fine di orientare i trader.
In linea generale, infine, è bene verificare anche la varietà di asset proposti, che possono andare dalle azioni alle criptovalute e dai principali beni di consumo agli indici.