“Tranquillo, voglio solo far l’amore con te”. Tentato stupro e violenze nel carcere minorile: i racconti delle vittime
26 Aprile 2024 - 15:55
Quattro gli agenti penitenziari casertani coinvolti nell’inchiesta
CASERTA/MILANO. Torture ed anche una tentata violenza sessuale ai danni dei giovani detenuti del carcere Beccaria di Milano. La violenza è quella raccontata da Amin Hachouch al pubblico ministero che indaga sugli agenti torturatori all’Ipm finiti in carcere ieri. L’episodio fa parte di quelli che hanno fatto finire in arresto i 13 agenti di polizia penitenziaria con le accuse di tortura, maltrattamenti e falso. Nell’ordinanza del Giudice delle Indagini Preliminari Stefania Donadeo a pagina 58 parte il racconto del ragazzo.
Che in una serata di fine novembre si sveglia perché uno degli agenti gli mette una mano sul sedere. E gli sussurra: «Stai tranquillo, voglio solo far l’amore con te». Hachouch non conosce il nome del poliziotto ma reagisce. Colpisce a pugni l’operatore, lo allontana, e il trambusto risveglia il compagno di cella. Che lo aiuta a cacciare l’agente.
Dei 13 coinvolti, quattro gli agenti i casertani: Giuseppe Di Cerbo, 30 anni residente a Macerata Campania, Salvatore Imbimbo, 30 anni di Aversa. Entrambi sono finiti in carcere. Sono stati sospesi dal servizio, invece, Salvatore Bonavolontà, 30 anni di Caserta, e Giuseppe Tramontano, 30 anni di Santa Maria Capua Vetere.