TUTTI I NOMI. De Luca luciferino decide con il calendario della Corte Costituzionale. Il giochetto di Gubitosa che “vuol scappare” dal Civile di CASERTA

1 Aprile 2025 - 12:53

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L’elenco dei colloqui per i nuovi direttori generali di Asl e ospedali. In un primo tempo erano previsti per marzo, poi quando il governatore ha conosciuto la data dell’udienza della consulta per il terzo mandato…

CASERTA – È stato pubblicato il calendario dei colloqui, che dovranno sostenere tutti i componenti dell’albo incardinato presso la Regione Campania, dei papabili alla carica di direttore generale di Asl, aziende ospedaliere ed enti del servizio sanitario regionali. I nomi noti casertani ci sono tutti, a partire da Amedeo Blasotti, ormai storico direttore generale della Asl Caserta. Ma c’è anche quello di Gaetano Gubitosa, e questo rappresenta un elemento da sottolineare.

Nell’azienda ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano”, dove Gubitosa, com’è stato nel caso di Blasotti, ha stabilito una sorta di feudo, svolgendo prima la funzione di direttore amministrativo al tempo del Dg Ferrante e poi di direttore generale, ha un altro anno di contratto.

Ciò perché i tempi di nomina dei nuovi dirigenti dell’ospedale civile sono sfalsati di un anno sin dal tempo in cui fu insediata la commissione straordinaria, conseguenza dello scioglimento per infiltrazioni camorristiche. Ma quel furbone di Gubitosa sa bene che, se attende un altro anno, poi gli capiterà con ogni probabilità di rimanere a piedi.

Se De Luca dovesse miracolosamente essere rieletto per il terzo mandato, magari ricandidandosi anche in alternativa al centrosinistra ufficiale e in forza di una sentenza favorevole, peraltro tutt’altro che scontata, anzi si tratta di un’eventualità di difficile realizzazione, gli rimarrebbe la sola carta di una riconferma per un periodo da tre a cinque anni al timone dell’ospedale civile di Caserta. E allora ha pensato bene, ovviamente “bene” per i fatti suoi, di rimettersi in lizza.

Conseguentemente il furbone concorre adesso, in modo che se verrà nominato direttore generale altrove, non avrà un solo anno di carica, come succederebbe a Caserta, ma addirittura cinque, perché il De Luca, che nelle ultime due o tre nomine aveva usato il limite minimo di tre anni, ha deciso ora di utilizzare il limite massimo di cinque.

E così il prossimo 10 aprile, alle 16, sosterrà il colloquio davanti alla commissione, che, concedetecelo, non ha mai contato nulla, perché poi è De Luca con la giunta a decidere e la commissione si è sempre adattata ai desiderata del presidente, governando i propri punteggi di conseguenza.

Al riguardo, nella delibera di giunta regionale che ha attivato tutta la procedura, datata ai primi giorni di gennaio, è stata pacifica la fissazione dei colloqui nel mese di marzo, terminato ieri. Poi, manco a dirlo, quando la Corte Costituzionale ha deciso di anticipare la sua udienza per sentenziare sul terzo mandato al 9 aprile, è venuta fuori la data del 10 aprile quale primo giorno dei colloqui, che si svolgeranno fino al 2 maggio.

In questo modo De Luca farà le sue nomine in base a quello che la Corte avrà stabilito.

In un modo, se potrà ricandidarsi a presidente, in un altro se non potrà ricandidarsi. Intanto, usando il termine di cinque anni ha blindato i propri uomini e donne per un tempo lunghissimo, che gli permetterà comunque di mettere il naso nella sanità campana a prescindere dal fatto che sia ancora il presidente della Regione.

Per il resto, i nomi sono a disposizione nel primo documento che pubblichiamo in calce, mentre nel secondo contenente il bando, è a disposizione l’elenco delle strutture sanitarie, con l’ulteriore istruzione per l’uso, riguardante un’altra azienda ospedaliera, la Ruggi di Salerno che, al pari dell’ospedale civile di Caserta, ha tempi di scadenza differenti e sfalsati rispetto a quelli delle 7 Asl campane e delle altre 7 aziende ospedaliere (tra cui il Pascale che è un Irccs, cioè Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico).

Tra i nomi c’è anche quello dell’aversano Antonio D’Amore, detto Bibbò, prima direttore generale all’Asl Napoli 2, poi direttore generale della mega azienda ospedaliera del “Cardarelli” e oggi a caccia della riconferma.