CASERTA. TUTTI I NOMI. L’avvocato, i medici e decine di falsi invalidi con la pensione INPS. Ecco perché il processo è a un bivio
10 Giugno 2025 - 16:49

CASERTA – La lunga storia del presunto giro di pensioni d’invalidità truffaldine torna in tribunale, ma la decisione più attesa slitta ancora. Stavolta è toccato al pm sostenere che gli avvocati della difesa avrebbero ormai perso il diritto di contestare la validità delle intercettazioni, una delle prove chiave dell’accusa. Toccherà al presidente Riccio decidere il prossimo 1° luglio se dar loro ancora spazio o meno.
Ricordiamo che durante la scorsa udienza è venuto fuori che la Procura non ha depositato i decreti di proroga delle indagini a partire dal 26 maggio 2016. Un buco burocratico che, se confermato, potrebbe rendere inutilizzabili tutte le intercettazioni raccolte dopo quella data. Un problema serio, visto che i fatti contestati risalgono proprio al 2016 e 2017. Se la difesa riuscirà a dimostrare l’irregolarità delle prove, il rischio concreto è che il processo si scontri con i tempi della prescrizione, aprendo di fatto la strada a una sorta di “amnistia di fatto” per tutti gli imputati. A rappresentare gli imputati in aula c’è un folto collegio difensivo composto, tra gli altri, dagli avvocati Gerardo Marrocco, Orlando Sgambati, Maurizio Abbate, Dezio Ferraro, Vincenzo Montecuollo e Vittorio Giaquinto. Un esito che la Procura vuole evitare a tutti i costi, ma che ora dipende dalla decisione del tribunale prevista, come detto, per il 1° luglio.
Secondo quanto emerso dall’inchiesta, al centro del sistema ci sarebbe stato l’avvocato casertano Andrea Isernia, che avrebbe gestito tutta l’organizzazione chiedendo il 40-50% delle somme percepite come pensione di invalidità. A collaborare con lui, una fitta rete di complicità: tra questi Elpidio Santonastaso, dipendente del Comune di Caserta, che forniva dati anagrafici utili; Arcangelo Mazzacapo, funzionario dell’INPS, che passava informazioni riservate in cambio di denaro; e diversi medici dell’ospedale di Caserta e dell’Asl, pronti a firmare certificati falsi per somme tra i 150 e i 250 euro. A reclutare i falsi invalidi, invece, ci pensava Sorbo,
Gli imputati
Oltre ai nomi già citati, nel registro degli indagati figurano:
- Massimo Nuzzo, medico (Neurologia, ospedale di Caserta)
- Alfonso Pisaturo, medico (Geriatria, ospedale di Caserta)
- Antonio Vinciguerra, medico (Medicina, ospedale di Caserta)
- Maurizio Marra, medico (Neurologia, ospedale di Caserta)
- E poi ancora: Giuseppe Gesumaria, Serafina Mincione, Nicola Vaiano, Fausta Maria Concetta Vitadamo, Francesco Piccirillo, Clemente Piscitelli, Venera Smeragliuolo, Mario Negro, Francesca Gravina, Mario Terrigno, Celestina De Felice, Lucia Milena Verrilli, Vincenzo Pasquariello, Maria Merola, Annina Raucci, Rosa Stellato, Enrichetta Dell’Oste, Angelina Moro, Vincenzina Petrazzuolo, Teresa Russo, Pietro Edattico, Michele De Simone, Anna De Siato, Angela Macchiarella, Giuseppe Del Monaco e Felice Mezzullo.