Ucciso in casa con 7 coltellate, i messaggi sui cellulari incastrano figlia e fidanzato: arrestati

24 Aprile 2021 - 15:47

REGIONALE – Hanno confessato la 18enne e il 22enne che ieri sera ad Avellino hanno ucciso a coltellate il padre della ragazza. I due giovani sono stati rintracciati dagli agenti della Squadra mobile della Questura di Avellino nell’abitazione del 22enne a Cervinara (Avellino), dove si erano rifugiati dopo aver ucciso l’uomo. Ascoltati dal pm della Procura di Avellino negli uffici della Questura, i due ragazzi hanno confessato l’omicidio. Il movente sarebbe da individuare nel fatto che il padre della ragazza non vedeva di buon occhio la loro relazione sentimentale.

Sono stati decisivi i messaggi contenuti nei telefonini dei due giovani per permettere agli investigatori di ricostruire il violento omicidio di Aldo Gioia, 53enne ucciso ieri sera nella sua abitazione ad Avellino dalla figlia 18enne e dal fidanzato 22enne. Dopo l’accoltellamento, l’uomo è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Moscati dove è morto poco dopo la mezzanotte a causa delle diverse ferite inferte su varie parti del corpo. La segnalazione al 113 da parte della moglie della vittima ha permesso agli agenti delle Volanti e della Squadra mobile di intervenire in pochi minuti nell’abitazione, in corso Vittorio Emanuele nel pieno centro cittadino.

Sul posto gli agenti hanno trovato le tracce del delitto che hanno permesso di risalire agli autori dell’aggressione. Le successive indagini, svolte per l’intera nottata con l’intervento e la direzione del pm della Procura di Avellino sul luogo del delitto e negli uffici della Questura, attraverso interrogatori e l’analisi di conversazioni e messaggi presenti sui cellulari dei due giovani, nel frattempo rintracciati nell’abitazione di lui a Cervinara (Avellino), hanno consentito di ricostruire la vicenda, che si è rivelata essere l’epilogo di una vera e propria strage pianificata dalla coppia, fortunatamente solo parzialmente portata a termine. I due giovani hanno confessato infatti che il piano si sarebbe dovuto concludere con l’uccisione anche della madre e della sorella della ragazza.