Vede una sua foto su Instagram travestito con parrucca da donna. Con i suoi fratelli di SAN CIPRIANO lega ad un albero, massacra di botte e rapina 31enne di CASAPESENNA

16 Luglio 2023 - 12:12

In primo grado beccarono sei anni di reclusione a testa. Ora la loro pena, leggermente riformata in Appello diventa definitiva.

SAN CIPRIANO DI AVERSA/CASAPESENNA Al tempo, precisamente nel 2019, del fatto si occuparono diversi giornali, soprattutto per quella che era la particolare dinamica dell’evento criminale. Ernesto, Giuseppe e Costantino Cantile di San Cipriano d’Aersa avevano partecipato, tutti, al pestaggio di un 31enne di Casapesenna, reo, a loro dire, di avere pubblicato su Instagram la foto di uno dei tre, travisato con una parrucca.

La vittima era stata legata ad un albero, in un terreno di Villa Literno, e gli era stato sottratto anche qualche effetto personale. Dunque, lesioni personali, sequestro di persona, rapina e minacce. Per quanto riguarda la rapina, di cui i tre furono accusati, non è mai risultato chiaro, naturalmente solo per quanto riguarda gli approfondimenti giornalisti, se la rapina, come è probabilissimo, fu perpetrata contestualmente ai danni della loro vittima. Per questi reati i tre fratelli di San Cipriano d’Aversa, furono condannati a 6 anni di reclusione, 6 mesi in più di quanto avesse chiesto il pm. Questa sentenza fu parzialmente riformata in corte di Appello. Gli avvocati difensori ritennero che i giudici di secondo grado non avessero correttamente motivato la loro decisione di non applicare le attenuanti generiche e, per questo motivo, hanno presentato ricorso in Cassazione.

Ma i giudici della legittimità hanno dichiarato inammissibile il ricorso, in quanto, così spiegano nella loro sentenza, la corte di Appello avrebbe correttamente spiegato i motivi della mancata applicazione delle attenuanti generiche, anche alla luce di dichiarazioni spontanee fatte da Costantino Cantile, cioè da uno dei tre imputati, che confermavano l’astio già preesistente da qualche tempo nei confronti della vittima.