VIDEO E FOTO. MADDALONI. Beccati i prestanome. Stamattina sequestro da 300 mila euro alla famiglia MARCIANO
18 Aprile 2019 - 17:10
MADDALONI – Personale della Divisione Anticrimine della Questura di Caserta e della Compagnia della Guardia di Finanza di Marcianise hanno dato esecuzione al decreto di sequestro di prevenzione emesso dal Tribunale di S. Maria Capua Vetere – Sezione per l’applicazione di misure di prevenzione, su proposta della Procura di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti dei fratelli MARCIANO Davide, nato a Maddaloni il 10.04.1994, MARCIANO Pasquale, nato a Maddaloni il 04.06.1974 e MARCIANO Giuseppe nato a Maddaloni il 27.10.1975, noti imprenditori attivi nel settore delle slot machine e contigui alla consorteria criminale del clan “Belforte”- fazione Maddaloni, attiva nell’area di Marcianise e paesi limitrofi.
Il provvedimento di sequestro, emesso a seguito di mirati accertamenti patrimoniali sviluppati dalla Questura e dalla Guardia di Finanza su delega dell’Autorità Giudiziaria, colpisce il patrimonio illecitamente accumulato dalla famiglia MARCIANO, il cui capostipite già in passato era stato oggetto di analoga misura di prevenzione, che aveva provato ad
eludere attraverso nuovi soggetti economici formalmente intestati a prestanome, ma di fatto gestiti dai figli, che erano riusciti con modalità estorsive a riconquistare la gran parte del mercato dei videogiochi nel Comune di Maddaloni e nelle zone circostanti.
Anche per questo nel maggio 2018 i tre figli furono arrestati su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia in quanto indagati per illecita concorrenza con minaccia e violenza, estorsione, intestazione fittizia di beni, tutti aggravati dalla metodologia mafiosa, e sono tuttora ristretti presso il Carcere di Secondigliano. I provvedimenti ablativi eseguiti hanno interessato rapporti finanziari, beni mobili, ditte individuali comprensive di beni strumentali e 127 apparecchi da gioco già installati presso numerosi esercizi commerciali sul territorio del Comune di Maddaloni e viciniori, per un valore complessivo di 300.000 euro.