VOTO DI SCAMBIO À GO-GO A CASTEL VOLTURNO. Bagnara e Destra Volturno, 50 euro a consenso. L’anticipo prima, il saldo dopo lo spoglio

5 Giugno 2024 - 13:48

Mentre in passato ci sono state sempre operazioni mirate, stavolta il fenomeno appare sistematico. Ciò vuol dire che esistono degli imprenditori che hanno messo a disposizione tanti quattrini. Pare siano state già presentate denunce alle autorità. Vedremo cosa accadrà alla fine delle consultazioni

CASTEL VOLTURNO (g.g.) – Diciamocela tutta, la compravendita dei voti è un fatto di tradizione quando Castel Volturno per le elezioni comunali.

È un po’ come i maccheroni senza il cacio, i friarielli senza salsiccia, il tiramisù senza mascarpone.

Questo lo sosteniamo noi che, durante gli anni, abbiamo assistito, abbiamo raccontato e commentato almeno 5/6 elezioni di questo genere.

Dove si comprano i voti a Castel Volturno? Il 90/95% nelle contrade di Bagnara e Destra Volturno, dove agiscono due fattori, a pensarci bene, uno soprattutto. Le popolazioni di queste che restano, purtroppo, delle lande desolate, è soprattutto d’importazione.

La parte del leone la fanno le famiglie che, nel corso dei decenni, si sono trasferiti lì da quartieri difficili dalla provincia di Napoli, a partire dal famigerato Parco Verde di Caivano.

Ragionare sul bisogno di queste famiglie è praticamente inutile. Può darsi che si tratti di persone povere, che vivono in uno stato d’indigenza, ma potrebbe essere anche che molte di essa vivano molto bene grazie ai proventi di attività di micro o macro criminalità.

Questo, però, come detto, non costituisce un fattore discriminante.

Il discrimine è invece quello della scarsissima cifra culturale. E allora, ce l’hai i soldi o non ce l’hai, questi qua, delle elezioni comunali di Castel Volturno se ne sbattono allegramente.

E siccome con i soldi hanno un rapporto morboso, di tipo ancestrale, a votare ci vanno se c’è qualcuno che glieli dà.

La differenza tra quanto avvenuto nelle elezioni passate e quanto sta capitando in questi giorni, queste sere, c’è ed è evidente davanti allo sguardo di chi ha occhi per vedere ed esperienza per le cose del territorio di questo comune complicatissimo e socialmente stratificatissimo.

Mentre prima, fino alle elezioni scorse, il voto di scambio avveniva, diciamo così, a macchia di leopardo, attraverso la ricorrenza di casi mirati, stavolta si ha la sensazione che delle strutture politiche ed imprenditoriali si siano sedute a tavolino, individuando dei mediatori sul posto, conosciuti ed affidabili per quelle famiglie, e abbiano organizzato una distribuzione di quattrini sistematica.

Tra Bagnara e Destra Volturno ci sono circa 1.500 residenti che hanno diritto di voto. Un 500 sono castellani, ossia persone nate a Castel Volturno e con origini locali. Un altro migliaio sono di importazione. Il “lavoro” lo stanno compiendo i candidati di certe liste legate ad un solo aspirante alla fascia tricolore.

Diciamo che, siccome anche i competitors hanno inserito nelle proprie liste persone che abitano tra Bagnara e Destra Volturno, e siccome anche la coalizione che si è organizzata per il voto di scambio è in grado di utilizzare delle conoscenze che neutralizzino la necessità di pagare, di scucire quattrini, stimiamo in 500/600 quelli su cui si è concentrata l’attenzione dei “lavoratori” in questione.

Cinquanta euro a voto. Rispetto al passato, in cui si pagavano 20/30 euro, si è registrato un incremento. Dunque, chi ha una famiglia con tre figli maggiorenni incassa 250 euro, chi di figli ne ha almeno quattro anche 300 euro.

Attenzione, in questi giorni stanno consegnando degli anticipi. Poi, siccome il “tavolo di lavoro” ha davanti gli elenchi precisi degli elettori e quelli segreti degli elettori pagati, verseranno il resto il giorno dopo delle elezioni, ovviamente se i conti torneranno al momento dello spoglio.

Ci dicono che questa situazione sia stata denunciata alle autorità competenti. A noi non resta che sperarlo, come non ci resta di sperare in indagini chiare, nette e mirate.

Staremo a vedere.