Alleanze impure e forse anche un pò impudiche. Ma d’altronde questo ente è stato sempre la summa di tutte le vergogne della politica politicante casertana

4 Aprile 2018 - 00:00

CASERTA – (g.g.) Consorzio Idrico. Che dire! E che dobbiamo dire. Diciamo che serve a un gruppo di politici rimasti fuori dai giochi delle poltrone più grandi, per sbarcare il lunario. I consiglieri di amministrazione prendono i quattrini. E quattrini veri per gestire quello che è un vero e proprio disastro della rete idrica casertana gestita da questo carrozzone.

Oltre ai consiglieri, fa festa ovvviamente la Publiservizi che, da par suo, si è aggiudicata un appalto di 5 milioni di euro, partecipando da sola alla gara. Roba sovietica o cilena.

In queste ore, i politici del Pd hanno il problema di sistemare alcuni loro figliocci. Prendete Stefano Graziano: da anni promette all’aversano Villano, oggi consigliere provinciale a zero euro di indennità, la candidatura alla Regione. Ciò perchè, Graziano, considerava ineluttabile il suo ritorno a Roma, in Parlamento, stavolta su uno scranno da senatore. Poi le cose sono andate come sono andate e Villano dice a Graziano: “E mo’ che aggià fa?“. “E mo’ te lo dico io che devi fare“, gli risponde il suo padrino politico. “Il presidente del Consorzio Idrico dato che là c’è un bello stipendione e soprattutto si lavora pochissimo e a nessuno viene in mente di valutarti in base all’efficienza e alla produttività.

Pare che in queste ore sia in atto un braccio di ferro che vede schierati da un lato Graziano alleato ad presidente della provincia Magliocca e anche a Grimaldi, e dall’altra parte Gennaro Oliviero e altri esponenti del Pd. Graziano avrebbe incassato la disponibilità dei due forzisti a votare Marco Villano. Mentre l’altro fronte propenderebbe per la conferma (giustamente, essendo stata la sua gestione scintillante e all’altezza di ricondurre in boni i bilanci dell’ente) Pasquale Di Biasio.

Uno sperpetuo!