Sono tra i primi 12 addetti alla pubblica utilità, finanziati con i fondi della Regione Campania
29 Marzo 2018 - 00:00
MONDRAGONE – (g.g.) Noi ci proviamo e ci proveremo ancora. Lo denunciavamo anni fa insieme agli attuali amministratori comunali, al tempo relegati all’opposizione, lo denunciamo oggi allorquando l’ex sindaco Schiappa sta in opposizione e quelli che una volta lo avversavano reggono le redini dell’amministrazione.
E’ il CasertaCe style. Sappiamo bene che succede in tutti i comuni della nostra provincia, della Campania. Ma questo non ci porta alla rassegnazione. A noi parentopoli non piace. E’ un malcostume della politica locale. Dove lo troviamo, proviamo a combatterlo con le armi che alla libera stampa attribuisce la democrazia.
Dopo la pubblicazione sul Burc dell’11 settembre 2017 del decreto dirigenziale n. 487, con il decreto dirigenziale n. 638 della Regione Campania sono partiti nel comune di Mondragone, i primi 12 dei 22 rapporti pubblica utilità, finanziati dalla Regione Campania.
I destinatari della relativa misura a sportello per amministrazioni pubbliche con sedi o uffici periferici sul territorio regionale, stanno svolgendo, già da qualche giorno, lavori di cura del verde pubblico, cura del patrimonio urbano, apertura di biblioteche e mansioni sociali e solidali per 20 ore settimanali, con una durata di sei mesi ed un importo di 580,14 euro. E fin qui nulla di male, anzi.
Scorrendo l’elenco dei neo assunti nell’ufficio dei servizi sociali a via della Rifiorita, alle dipendenze dell’ex comandante dei vigili urbani, oggi dirigente dei servizi sociali Edoardo Vignale, spiccano i nomi di Maria e Loredana Lavanga, entrambe sorelle del vice sindaco in quota Unione Popolare. E ancora, Emanuele Bosi, nipote diretto del consigliere comunale Vincenzo Corvino (figlio della sorella, coniugata con Stefano Bosi, dipendente dell’agenzia delle entrate), pediatra socio di studio di Ugo Conte, capogruppo dei Moderati e fedelissimo del sindaco Virgilio Pacifico.