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I NOMI

27 Marzo 2018 - 00:00

CASERTA – E’ stata pronunciata oggi la sentenza nel procedimento penale a carico di Massimo Alois, Michele Alois, Antonio Pennino, Carlo Irace, Catello Curci, Mario Morgillo, Rosaria Scaccabarozzi, Massimo Della Gatta, Raffaele Aglione, Anthony Lettieri, Antonio De Negri e Andrea Sabelli.

La vicenda riguarda la distrazione di un complesso residenziale sottratto alla massa dei creditori.
Stando all’accusa, la vendita degli immobili storici della seteria “Nova San Leucio”, oggetto di un intervento speculativo, era stata venduta a Massimo Della Gatta ad un prezzo di 3 milioni di euro inferiore a quello di mercato. Da qui l’accusa di bancarotta fraudolenta in concorso.

Tutti e 12 gli imputati sono stati assolti dai reato loro contestati perchè “il fatto non sussiste” o per intervenuta prescrizione.

Il giudice, durante l’udienza di questa mattina, ha anche disposto il dissequestro di quanto ancora eventualmente sotto vincolo cautelare reale con la restituzione agli aventi diritto.

Il pm Carlo Fucci avava chiesto pene molto pesanti per gli imputati.

Nel dettaglio: per Massimo Alois, titolare delle seterie e fratello dell’ex assessore regionale alle Attività produttive, Gianfranco Alois, il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a sette anni e sei mesi di carcere.

Sette anni, invece, erani stati chiesti per Carlo Irace e Antonio Pennino (quest’ultimo considerato ideatore dello scorporo della “Industrie Tessili Alois” con l’holding); sei anni erano stati chiesti per la consulente del Tribunale di Sondrio, Rosaria Scaccabarozzi e per Raffaele Aglione. Per Massimo Della Gatta, imprenditore di Gricignano di Aversa cognato di Massimo Alois, la Procura aveva chiesto sei anni e sei mesi.