Il virus “ferma” la visita del PAPA alla TERRA DEI FUOCHI. Il Vescovo di ACERRA: “La visita è solo rimandata”
24 Maggio 2020 - 19:08
“Non bisogna abbassare la guardia di fronte al dramma ambientale che rischia di passare in secondo piano in questo tempo di emergenza sanitaria da pandemia”
REGIONALE – “Ancora una volta diciamo grazie a Papa Francesco per la sua speciale attenzione alle nostre terre, alle diocesi piu’ colpite dall’inquinamento e alle sofferenze della gente”. Lo afferma il vescovo di Acerra, in provincia di Napoli, Antonio Di Donna, commentando le parole di oggi del Papa che, durante la preghiera del Regina Coeli, ha ricordato la sua mancata visita nella Terra dei fuochi che doveva avvenire oggi, e la promessa del Pontefice ad effettuarla non appena possibile. “La promessa del Pontefice di recuperare questa storica visita appena possibile – dice Di Donna – rappresenta una nuova iniezione di fiducia e di speranza per riprendere questo impegno, per le famiglie, in modo speciale quelle dei bambini e dei ragazzi colpiti dalla malattia, perche’ nelle nostre terre si continua a morire per l’emergenza ambientale”. Il presule ha sottolineato che le parole del Papa di oggi “sono di ulteriore incoraggiamento a non abbassare la guardia di fronte al dramma ambientale che rischia di passare in secondo piano in questo tempo di emergenza sanitaria da pandemia. Lo aspettiamo ancora e speriamo di vederlo presto”. Questa mattina Papa Francesco avrebbe dovuto incontrare ad Acerra i vescovi, parroci e sindaci dei Comuni dei territori della Terra dei Fuochi tra Napoli e Caserta. “L’incoraggiamento del Papa – conclude monsignor Di Donna – e’ infine una esortazione, cinque anni esatti dopo la pubblicazione dell’ enciclica Laudato si’ sulla cura della casa comune, a verificare, anche nella Chiesa, lo stato di accoglienza di quel profetico documento, soprattutto nell’anno che Papa Francesco ha indetto da oggi al 24 maggio del 2021 dedicato alla Laudato si'”.