IL CASO MONDRAGONE. Alfonso Piscitelli: “Il focolaio Covid è figlio di un lungo focolaio di disagio di cui la Regione non si è mai occupata”

26 Giugno 2020 - 17:58

MONDRAGONE – Così Alfonso Piscitelli sugli ultimi avvenimenti che hanno interessato la città di Mondragone: “Gli eventi sanitari di Mondragone sono solo la punta di un iceberg di malagestio complessiva, frutto di una politica locale che più che interessarsi ai problemi del lavoro e della coesistenza sociale, dei diritti, dei doveri e delle regole, ha preferito dedicarsi a piccoli interessi individuali classificandoli come interesse al territorio. Una polveriera sociale ed economica come Palazzi Cirio è il substrato naturale ed atteso di un focolaio di disagio che oggi si esprime come contagiosità Covid ma che certamente finora avrà manifestato tante altre criticità in vari ambiti. E sarebbe stato altrettanto naturale che le azioni di governo sociosanitario si fossero attivate in quell’area già da tempo, se solo si fosse ragionato e posta l’attenzione su quello che accadeva al centro della città di Mondragone. O tutto forse accadeva “all’insaputa” del Sindaco, degli amministratori, dei riferimenti politici locali e regionali, del distretto sanitario e dei dirigenti che si occupano di integrazione sociosanitaria e di disagio in senso lato? E perché, infine, tanto ritardo nelle decisioni strategiche? Sono finiti i lanciafiamme, spavaldamente minacciosi sui giovani neolaureati?”