ORE 8.07. ESCLUSIVA CON FOTO E VIDEO. Distrutto da uno spaventoso rogo il deposito giudiziario della famiglia di Nicola e Maria Marino, candidata di Fi alle elezioni regionali

11 Settembre 2020 - 08:14

 

 

CARINARO – Quando di notte si sviluppa un incendio importante, c’è sempre la tendenza ad enfatizzarne gli effetti. Questo  non accade, almeno nella maggior parte dei casi, per motivi di “cassetta giornalistica” ma perchè l’oscurità, le tenebre, quando vengono illuminate, riempite dalla luce e dai bagliori delle fiamme, producono un effetto, una situazione, una scena in apparenza più drammatica rispetto a quelle che poi sono le effettive conseguenze del rogo.

Stavolta. però, gli effetti, le conseguenze dell’incendio di stanotte arrivano ad essere anche peggiori di ciò che comunque siamo già in grado di documentare con fotografie e sequenze video.

L’incendio si è scatenato verso l’una ed ha letteralmente distrutto il deposito giudiziario delle auto sequestrate, che si trova nella zona industriale di Carinaro. Le fiamme sono ancora attive nei pressi dei capannoni Veca  dove sono all’opera ben sei squadre dei vigili del fuoco.

Un vero e proprio inferno, con circa 100 auto in fiamme. Fortunatamente per i nostri lettori noi abbiamo memoria, passato e conoscenza di cose di cui ci siamo occupati e non poco. Per cui questo ci permette già di dire adesso che ad essere colpito dall’incendio è stato il deposito giudiziario appartenente alla famiglia, è intestato a suo fratello Giovanni  di Nicola Marino, consigliere comunale di Casaluce riferimento stabile dell’area politica di Stefano Caldoro e di Massimo Grimaldi che anche sta volta sono riusciti a coinvolgerlo nelle elezioni regionali nelle quali è candidata Maria Marino, figlia di Nicola e nipote di Raffaele Marino, a sua volta imprenditore ed ex consigliere comunale di Aversa.

La priorità è quella di spegnere l’incendio, ma sul posto già operano delle sezioni dei vigili del fuoco che, insieme alla forze dell’ordine stanno eseguendo già i primi rilievi, quelli resi possibili da una situazione obiettivamente ancora complicata, per stabilire la matrice, la causa di questo enorme rogo.

E’ chiaro che trattandosi di un deposito giudiziario, le indagini già sono e saranno particolarmente delicate.