FOLLIA TAMPONI. L’Unità di crisi della Campania taglia fuori decine di laboratori dove fare i TEST COVID che hanno tutti i requisiti

14 Ottobre 2020 - 17:27

Messi fuori gioco anche i centri che erano stati inseriti nell’indagine di mercato relativa ai laboratori da utilizzare per test e tamponi indetta dalla Soresa, secondo quando scrive il presidente di Federlab Campania, Gennaro Lamberti

CASERTA – Già stamattina avete potuto leggere su CasertaCe la lista dei laboratori privati che potranno effettuare tamponi oro-faringei legati al rintracciamento del contagio da covid-19 in Campania, così come emerso dal comunicato 500 e 501, pubblicati dall’Unità di crisi della Campania (LEGGI QUI L’ELENCO). Leggendo il listone è emerso come siano assenti dal gruppo di laboratori accreditati per i test covid ogni tipo di centro ricadente nel territorio comunale di Caserta

ed è impensabile immaginare che un capoluogo di provincia possa restare a zero.

Un’assenza che è saltata agli occhi anche della Federlab, tra le principali associazioni di categoria del comparto dei laboratori di analisi cliniche e dei centri poliambulatoriali privati accreditati con il SSN. Caserta ma non solo, sarebbeRO molti i laboratori fatti fuori dall’elenco pubblicato dall’Unità di crisi regionale e addirittura mancherebbero alcuni centri che che avevano risposto positivamente all’indagine di mercato relativa ai laboratori da utilizzare per test e tamponi indetta dalla Soresa, la piattaforma sanitaria regionale perl’acquisto di beni, prestazioni e servizi.

Un errore gravissimo, secondo il presidente di Federlab Campania, Gennaro Lamberti, che sta provocando ingenti danni economici ai laboratori che hanno subito questo inaspettato quanto inopinato taglio dall’elenco, visto che sono già state molte le disdette di test e tamponi ai laboratori segati improvvisamente segati. Per questo, l’associazione ha diffidato il governatore De Luca, il capo dell’Unità di crisi, Italo Giulivo e  Antonio Postiglione, direttore generale per la tutela della salute e il coordinamento del sistema sanitario regionale, ad effettuare una rettifica immediata del comunicato, con, ovviamente, l’aggiunta tra i laboratori fatti fuori dall’elenco di quelli in cui si possono effettuare i test oro-faringei.