La biblioteca “Ruggiero” sonda la soddisfazione degli utenti. Ma è ai minimi termini per prestazioni e organizzazione

3 Novembre 2020 - 17:07

CASERTA (P.M.) – Con una locandina affissa da alcuni giorni in città, la biblioteca cittadina “Alfonso Ruggiero” ha avviato un’indagine di soddisfazione sulla propria attività e sui propri servizi. Per aderire all’iniziativa, è necessario compilare un apposito questionario reso disponibile mediante la scansione del codice QR che compare sullo stesso annuncio.

CasertaCe.net intende partecipare al rilevamento e lo fa, a suo modo, da queste colonne.

Intanto diciamo che abbiamo provveduto ad acquisire il questionario, trovandolo eccedente per la realtà casertana. La biblioteca comunale è ai minimi termini per prestazioni, organizzazione e dotazioni. Dunque, non ha senso interpellarne gli utenti, da cui non ci si può attendere realisticamente che opinioni ampiamente sfavorevoli. E difatti prevediamo una caporetto di giudizi negativi, ove mai saranno resi noti i risultati dell’interpello, senza make-up.

Pensiamo che, invece di perder tempo e speriamo non anche soldi in operazioni autoreferenziali come questa, si farebbe meglio a lavorare sulle tante carenze della struttura, talmente note ed evidenti che non necessitano della assicurazione di alcun sondaggio.

Basterebbe iniziare semplicemente dall’emeroteca, che fossilizzata ai tempi passati, da anni non provvede alla acquisizione dei principali quotidiani del giorno. Il solo giornale Il Mattino arriva a spizzichi e bocconi, dopo essere transitato attardatamente per la lettura degli uffici municipali. Lacuna gravissima, considerato il preminente carattere sociale e non scientifico della biblioteca ed il suo livello relativo alla prima città della provincia. Aspetto, quello sociale, che dovrebbe far concentrare la spesa per l’acquisizione dei nuovi libri su testi di interesse largo e non su quelli specializzati di carattere accademico, in ordine ai quali dovrebbero provvedere le istituzioni universitarie.

Eppure, sino a che non si avrà la disponibilità di fondi idonei, basterebbe lavorare perché le tante realtà cittadine, pubbliche e private, che dispongono per i propri fini istituzionali di giornali e riviste, le consegnino alla biblioteca del capoluogo, anziché disfarsene con i rifiuti.

Ma già ci pare di sentire le obiezioni di coloro che, della biblioteca, potrebbero occuparsi di una tale incombenza: “non ci compete ! ”.

L’immagine d’epoca di Alfonso Ruggiero, al quale è dedicata la biblioteca comunale.

Per la stessa filosofia, forse, non ci risulta che esista uno schedario informatico di consultazione in sito del patrimonio di libri e riviste ed un servizio di copia. Le schede cartacee del casellario sono ancora quelle originali dei decenni passati.

La digitalizzazione dei testi, poi, appare come uno sbarco su Marte. Tempo fa venne data notizia di un appalto parziale assegnato in tal senso. Meglio sarebbe stato se i soldi spesi fossero stati destinati all’acquisto di un idoneo apparato scanner per provvedere con risorse interne a tale scopo ed in via generale e sistematico.

Che gli addetti siano generalmente nolenti, come dicevamo, l’abbiamo supposto le volte che c’abbiamo avuto a che fare. Sarà stato un caso o la nostra sfortuna, per carità, ma, oltre a non essere particolarmente indaffarati, avevano il tono di chi ti stia facendo un favore, o almeno così ci è sembrato. Ma sicuramente ci sbagliamo. D’altro canto, non diversa è l’impostazione negli uffici della pubblica amministrazione in generale, specie di quella locale, quasi a configurare una (sotto)-cultura istituzionale.

E mentre si indugia in iniziative di immagine, ma di poco contenuto concreto, come quella, ad esempio, per l’attribuzione a Caserta della superflua qualifica di Città che Legge, che richiede il possesso di requisiti non proprio stringenti, specie per un comune capoluogo (scusate l’eufemismo, ma non volevamo dire che viene riconosciuta quasi a tutti, cani e a porci), non si fanno le cose tangibili in termini di autentica diffusione della lettura, come – per dire – l’adesione al portale MLOL (Media Library On Line).

MLOL è la prima rete italiana di biblioteche pubbliche, accademiche e scolastiche per il prestito digitale, che offre risorse informatiche come ebook, musica, film, giornali, banche dati, corsi di formazione online (e-learning), archivi di immagini e molto altro, alle quale partecipano le maggiori biblioteche nazionali. E con possibilità di accesso da casa, dall’ufficio, da scuola oltre che dalla biblioteca, dove non è più indispensabile andare fisicamente.

Ci dispiace per la biblioteca Ruggiero, ma abbiamo forte il sospetto che l’iniziativa del sondaggio si rivelerà un boomerang contro di lei.

Nella foto, villa Vitrone, in via F. Renella, sede della biblioteca provinciale Federico Scialla, che, dopo lo smembramento dei fondi speciali, versa in condizione di sostanziale abbandono. Altro che Caserta “Città che Legge”, ma terra incapace persino di gestire il proprio patrimonio librario.