MARCIANISE. Velardi “rosica” ed elimina Il Mattino, che lo ha licenziato, dalla mazzetta dei giornali comprati dal Comune

17 Febbraio 2021 - 18:54

MARCIANISE – Come è noto, la storica edicola Cangiano ha definitivamente chiuso i battenti. In quanto edicola più vicina alla casa comunale, da anni il Comune di Marcianise affidava ai coniugi Cangiano, che la gestivano, la fornitura della cosiddetta “mazzetta” dei quotidiani.

Il 31 gennaio scorso è stato l’ultimo giorno nel quale l’ente di via Roma ha acquistato i giornali all’angolo con via Principe di Napoli.

Con una apprezzabile iniziativa, che si estrinseca nella determina dirigenziale pubblicata in calce, il Comune di Marcianise ha ri-assegnato il servizio di fornitura dei quotidiani, suddividendo l’affidamento dello stesso in modo paritario tra le altre edicole presenti sul territorio marcianisano, che sono quattro.

Si tratta, precisamente: dell’edicola di Carolina Laurenza, in Viale della Vittoria; dell’edicola di Marco Delle Curti, in via Santoro; della copisteria “NEWS & COPY” di Michelangelo Moretta, in via Gaglione; e dell’edicola “Il Ranocchio” di Carolina Sorbo, in viale Evangelista.

Ciascuno dei quattro esercizi commerciali deterrà il servizio di fornitura per tre mesi all’anno, percependo il relativo emolumento di 900 euro.

Un commento a latere riguarda “l’identità” dei quotidiani prescelti dal Comune di Marcianise, ovvero il Corriere della Sera, La Repubblica, Il Fatto Quotidiano e La Verità.

§2 singolare (e sicuramente strappa un sorriso), a dimostrazione del fatto che Velardi non è un uomo di fair play, che “Il

Mattino” sia stato depennato dai quotidiani utili ad informare gli amministratori marcianisani, come se si fosse improvvisamente esaurito il valore e il peso specifico (guarda caso, dopo il licenziamento) del giornale del quale, fino a pochi mesi fa, il sindaco Velardi era caporedattore centrale.

Possiamo anche considerare legittima, pur se da noi con condivisa, la scelta di non includere nella “mazzetta” dei giornali nessun quotidiano locale, nonostante la natura per l’appunto locale dell’ente comunale e l’evidente esigenza dello stesso di informarsi sui fatti del territorio e su come questi vengono raccontati.

È una scelta, dicevamo. Ma considerare indispensabili quotidiani come quelli indicati (ad esclusione del “Corriere della Sera”, che soddisfa con il “Corriere del Mezzogiorno” l’interesse locale) forse risponde più probabilmente ad una esigenza personale che non a quella istituzionale.

Ed è l’esigenza personale di Antonello Velardi, che questi giornali potrebbe comprarli autonomamente, se ci tiene a leggerli, piuttosto che farli acquistare alla comunità.

Avremmo compreso l’esigenza di acquistare un quotidiano nazionale se questo fosse stato, per citarne uno, il “Sole 24 Ore”, la cui trattazione di temi del diritto amministrativo, per esempio, ha la sua precipua utilità in un ente locale.

Ma “La Verità”? E “Il Fatto Quotidiano”?

Ci lascia perplessi.

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