MADDALONI. Il piccolo impero dei Marciano. Ecco quante macchinette avevano e dove volevano arrivare. Il caso del bar Cristal di S. Maria a Vico
26 Maggio 2018 - 17:52
MADDALONI – Erano floride le casse della famiglia Marciano. Soprattutto negli ultimi anni, l’utilizzo di prestanomi li aveva convinti che fosse il caso di osare negli investimenti. E così un bar dietro l’altro (quello esaminato nell’articolo di oggi è il Cristal di Santa Maria a Vico) erano arrivati fino a 150 macchinette istallate con la volontà di aumentarle ancora. Un piccolo impero di cui una quota parte era collegata alla ditta individuale intestata a Giampiero Vegliante che aveva un patrimonio di ben 53 macchinette. Il giudice osserva che questa differenza tra le 53 verificate nella ditta in cui Vegliante era prestanome, ma come emerge nelle intercettazioni, era saldamente nelle mani di Pasquale Marciano, fosse dovuta al fatto che esistevano altre ditte, altre imprese, pure intestate a prestanome, che assorbivano il resto del patrimonio tecnologico.
Nell’ordinanza qui sotto si scrive di telefonate tra il titolate del bar Cristal, prima con Pasquale Marciano, che per ovvi motivi si defila subito, e poi con Vegliante per concordare l’istallazione delle macchinette nel bar di Santa Maria a Vico.
Compare anche la figura di un certo Gianluca che rappresenta l’azienda Gamenet, la quale voleva entrare nel business delle aziende maddalonesi che sino ad allora avevano lavorato con un altro marchio, quello della Global Starnet, fornitrice dei famosi 150 impianti.