La storia di una MAMMA DI MARCIANISE alla ribalta nazionale. Affetta da malattia genetica, perde due bambine. Poi il “miracolo”

17 Marzo 2021 - 17:38

La vita di Assunta Maietta, 40enne di Marcianise, è finita nella rubrica “Storie degli altri” del giornalista Carmelo Abbate (CLICCA QUI: Lei è ASSUNTA)

 

 

Lei è Assunta. Vive a Marcianise, in provincia di Caserta. È il 2000. Compie 20 anni, si sposa e resta subito incinta. Passano le settimane, Assunta si gode il pancione che cresce, supera il quinto mese e fa un controllo di routine. Il ginecologo è scuro in faccia, richiede altri esami, poi la fa sedere. Signora, gli organi di sua figlia non si sono formati, non sopravviverà, deve interrompere la gravidanza, o corre un grosso rischio anche lei. Le inducono il parto. Assunta è sotto shock, si tocca la pancia, la sua bambina non c’è più. Vuole vederci chiaro, si sottopone a una sfilza di test, viene fuori che ha una malattia genetica destinata a non darle particolari problemi, tranne in gravidanza. Passano tre anni. Assunta e il marito decidono di riprovarci. La paura è tanta, ma gli esami sono perfetti. Albapia nasce puntuale al nono mese. Assunta aspetta di sentirla piangere, ma il suo angioletto non respira, la portano in rianimazione e le dicono di pregare. Assunta resta incollata notte e giorno a quel maledetto vetro che le divide. Passa un mese. La bambina è fuori pericolo, ma i medici sono pessimisti. Albapia ha un grave ritardo, la sua salute è compromessa, non vivrà a lungo. Assunta non ci sta. Sua figlia non parla, non vede, non cammina? Bene, lei diventa i suoi occhi, le sue gambe, la sua voce, impara ad anticipare le crisi, capisce con uno sguardo quello di cui ha bisogno. Passa il tempo. Grazie alle sue cure Albapia è cresciuta, ha 8 anni, è una bimba sorridente, piena di vita. È il 2011. Assunta è in cucina, d’improvviso una voce le risuona nella testa. Si guarda intorno, non c’è nessuno, ma il suo cuore ha capito. Si fionda in camera della figlia, Albapia non respira. Assunta chiama i soccorsi, ma non c’è più niente da fare. Il dolore è atroce. Le penetra dentro, la spezza. Assunta non mangia, non dorme, vuole farla finita, poi sente una voce. È la stessa voce, ma questa volta le dice di non arrendersi e di sorridere, perché dopo l’alba arriva sempre l’aurora. Oggi Assunta ha 40 anni, è mamma di Aurora, una bambina di 6 anni, bella, sana, arrivata all’improvviso come un raggio di sole.

Assunta e sua figlia Albapia avevano fatto un patto, sorridere sempre e non mollare mai. Ed è a questo che Assunta si è aggrappata per andare avanti.