AVERSA. Misterioso incendio in un immobile di proprietà dell’imprenditore Antonio Diana, papà della consigliera comunale Olga Diana, ex Lega, oggi Giovanni Zannini
18 Agosto 2021 - 21:06

AVERSA (g.g.) – La strada è quella tra la chiesa di Sant’Audano e via Seggio, la giornata è quella di sabato 7 agosto. Un incendio si sviluppa nei locali di un immobile che insiste in questa area della città. Arrivano i vigili del fuoco, arrivano i vigili urbani. Fiamme spente e la storia sembra essere finita lì’. Ma in quel luogo insistono dei vani di proprietà di Antonio Diana, imprenditore di Aversa, che questo giornale conobbe ai tempi dell’ordinanza Dda sull’appalto dei parcheggi a pagamento, con il clan Russo di Giugliano coinvolto. Da quella storia Antonio Diana uscì intonso, ma qualche dubbio sulla sua interazione nei fatti di quella ordinanza ci rimase e c’è rimasto. Anche se è doveroso aggiungere che un dubbio è un dubbio, mentre la formale non colpevolezza giudiziaria è una certezza emersa dall’evoluzione di un’indagine, che raccontammo in maniera ancora più approfondita del solito, perché si trattò di uno dei rari casi in cui riuscimmo ad entrare in possesso, non solo dell’ordinanza, ma dell’ancora più interessante e rivelatrice richiesta di applicazione di misure cautelari, inviata dai magistrati inquirenti della Dda all’ufficio dei gip del tribunale di Napoli. Tra le altre cose, Antonio Diana è sposato con una componente della famiglia Lama, per anni catalizzatrice del voto trash di “certi quartieri” ed è anche il papà della consigliera comunale Olga