LE FOTO CASERTA. Sottopasso ferroviario chiuso da un mese: residenti inferociti

22 Ottobre 2021 - 17:02

Caserta (pasman) Questa sconcertante campagna elettorale ha segnato uno dei momenti forse più bassi della storia civile della città, se è possibile configurarne una degna di questo nome nelle vicende istituzionali, politiche e sociali dell’ultimo ventennio di questa comunità, che pure in passato ed in tempi più grami ha fatto cose egregie.

Liste abnormi per quantità e qualità dei candidati, molti dei quali hanno riportato zero voti, a significare che non si son votati essi stessi ed a sancire la loro funzione puramente decorativa. Personalità autenticamente eminenti che se ne sono tenute lontane ed incetta di voti da parte di soggetti che non si capisce quali mai meriti propri e verso la città abbiano. Familismo elettorale. Programmi politici ridotti a slogan. Promesse aleatorie e progetti inventati più che immaginifici. Salti doppi e persino tripli della quaglia nelle appartenenze politiche. Coalizionismo non delle idealità, ma degli affari, chiarissimamente indotto dai finanziamenti straordinari che saranno riversati sul capoluogo per effetto delle politiche nazionali di stimolo economico nel contesto europeo. A cui non ha saputo resistere neppure la sinistra militante, canapificia e benecomunista, che si compiace definirsi del volontariato, purché sussidiato a piene mani. Per inciso, per demitizzare questo mondo e questa mistificazione, sarebbe utile distinguere tra il volontariato gratuito e filantropico e  quello finanziato dalle risorse pubbliche, come in Francia, dove il volontariato si indica con due termini distinti: bénévolat

e volontariat, a seconda che sia libero e gratuito, o esclusivo e (in parte) retribuito.”

Riprendendo ad enumerare gli sconci elettorali, abbiamo assistito alla rivendicazione spudorata di risultati inesistenti da parte della maggioranza che ha retto il comune in questa sindacatura, in una città i cui degrado generale è sotto gli occhi di tutti. I maggiori temi cittadini sballottati di qua per manifesta demagogia. Del Macrico soprattutto, del biodigestore e dell’ospedale si è detto una cosa oggi ed un’altra domani. Il rieletto Carlo Marino, definito dalle associazioni ambientaliste Attila del Verde, particolarmente con il verde va a fasi: nel Macrico priva vuole mettere un campus universitario, poi lo disvuole e l’afferma F2, poi ci ripensa e parla di strutture per la ricerca. Ed il biodogestore ancora oggi non si sa davvero dove lo voglia piazzare.

Nell’immagine, le condizioni in cui è tenuto il sottopasso. Nel video in basso, lo stato in cui normalmente si presenta.

E’ ovvio che, in questo bailamme, in questo letargo elettorale dei politici e, in conseguenza, dei già fiacchi uffici comunali i problemi veri della cittadinanza restino li dove sono e nessuno ci metta mano. Con conseguenze inconcepibili, come nel caso del quartiere Acquaviva, che – come si sa – è separato dalla città da due passaggi a livello, i quali non poco disagio causano ai ventimila residenti che in macchina o a piedi li devono attraversare, con le loro  sbarre costantemente chiuse per l’aumento negli anni del traffico ferroviario.

Ora accade che da oltre quattro settimane il sottopasso di via De Martino, che permette ai pedoni di attraversare evitando le lunghe attese per il passaggio dei treni, è stato chiuso.

Un cartello avverte sbrigativamente “CHIUSO PER MANUTENZIONE A SEGUITO ATTI VANDALICI”. Ma nessun lavoro di sistemazione è stato ancora avviato né vi sono segni che lo saranno a breve. Nessun cartello avverte dei tempi di possibile riapertura. Forse a palazzo Castropignano non si è capito che l’intervento è urgente, non foss’altro perché riguarda una parte cospicua della cittadinanza. O pensano di procedere con le loro gare di mesi e mesi?

Sta di fatto che chi ci passa e capita nella folla che presto si forma, ferma, in attesa che i passaggi a livello riaprano, sente le persone imprecare in malo modo contro l’incapacità degli amministratori comunali.

Il capitolo di questo sottopasso ferroviario è più che annoso. Da sempre è tenuto in condizioni da terzo mondo e di continuo vengono effettuati lavori di sistemazione. Ma si è sempre a punto e daccapo. Per chi si occupa della manutenzione ordinaria e straordinaria una vera e propria rendita.  Qualche consigliere comunale dovrà prima o poi occuparsi di questa vergogna.