5 INDAGATI. Traffico di rifiuti speciali. Scattano le perquisizioni

25 Ottobre 2021 - 10:26

CASERTA – I carabinieri del Noe di Salerno hanno dato esecuzione a una misura cautelare personale emessa dal gip salernitano nei confronti di 5 persone destinatarie di misura interdittiva, nonche’ il sequestro di un impianto di recupero Rifiuti, 5 autocarri e della somma di 430mila euro quale proventi illeciti ottenuti dagli indagati. Verifiche documentali incrociate, servizi di osservazione, perquisizioni e intercettazioni telefoniche hanno permesso di ricostruire un traffico di Rifiuti organizzato dai responsabili di un impianto di recupero a Pagani che, grazie al supporto di indagati legati a una societa’ di intermediazione e trasporto, li dirottavano illecitamente in altri siti di Campania, Calabria e Veneto.

I rifiuti speciali, oltre 2.600 tonnellate, erano provenienti da 105 impianti industriali della Campania, e principalmente costituiti da imballaggi plastici di scarto delle industrie conciarie e da sacchi asettici in poliaccoppiato (c.d. argentato) provenienti da industrie conserviere. Le indagini sono nate da un’attivita’ di sorvolo, nel corso della quale i militari del Noe hanno documentato un flagrante abbandono di circa 30 tonnellate di rifiuti plastici in un terreno in localita’ Spineta del Comune di Battipaglia.

Le indagini hanno inoltre consentito di individuare e sequestrare a Lamezia Terme un capannone di circa 1.000 metri quadrati colmo di rifiuti provenienti dalle attivita’ di traffico illecito. Indagati 14 tra responsabili e dipendenti di societa’ di recupero, trasporto e intermediazione di rifiuti, che devono rispondere di un traffico illecito di rifiuti, e 7 societa’ che gestiscono impianti di rifiuti nelle province di Salerno, Napoli, Caserta, Verona e Catanzaro che rispondono in qualita’ di persone giuridiche per responsabilita’ amministrativa. Cinque indagati non potranno esercitare l’attivita’ di impresa, sia in forma individuale che associata, nel settore dei rifiuti per 1 anno.