CAPUA. Ora basta con le stupidaggini: quanti soldi ha incassato la lotteria, che la Lonardo ritiene inquietantemente solo ibernata ma ancora in vita? Tirate fuori i quattrini

28 Novembre 2021 - 19:45

In calce al nostro articolo la pubblicazione integrale di due post della signora Lonardo. Fino ad oggi abbiamo un po’ gigioneggiato. Chi conosce a Capua la storia di questo giornale, sa bene che poi, quando ci mettiamo su una questione, tanto la lasciamo quando, com’è successo in tante altre occasioni, che magari al signora Lonardo si potrà far raccontare da qualche capuano che ci conosce,  è intervenuta l’autorità giudiziaria

 

 

CAPUA – (g.g) –  Ci siamo accorti di essere incappati in una di quelle persone – ce ne sono capitate tantissime e ce ne capitano tantissime nel nostro lavoro -, che vive in simbiosi con l’esigenza di misurarsi con “ciò che appare”, disinteressandosi totalmente di “ciò che è”.

Per carità, niente di che. La signora Laura Lonardo, citata in poche parole in un articolo da noi dedicato alle prime indiscrezioni sulle candidature possibili e futuribili delle prossime elezioni comunali, ha avuto una reazione spropositata. Partendo subito con insulti, rilievi personali, a cui abbiamo cercato di rispondere con lo strumento dell’ironia (clicca qui per leggere

). A differenza di ciò che sostiene la signora Laura Lonardo, il sottoscritto e questo giornale sono ben consapevoli di essere una realtà editoriale piccola, a dimensione locale, provinciale. Se fossimo afflitti dal difetto della saccenza, come lei sostiene, l’ultima cosa al mondo che avremmo fatto sarebbe stata quella di offrire una vetrina a una persona, sicuramente  degna di rispetto, come lo sono del resto quelle  appartenenti al 90% del genere umano, ma che onestamente non offre alcuno spunto interessante tale da giustificare una sua ascesa al rango di soggetto e di oggetto di una qualsiasi trattazione giornalistica. In pratica, non è nessuno, in termini di esposizione pubblica e di potenzialità socio-politica. La nostra non è una valutazione offensiva, ma solo una misura numerica, di peso ponderato rispetto alla realtà capuana.  Siccome noi siamo, diversamente da quanto sostiene la signora umili e democratici, abbiamo fatto e continuiamo a fare quello che nessun altro giornalista appena decente avrebbe mai fatto, nel momento in cui avrebbe certamente evitato, nel ricordo della famosa esclamazione di Don Abbondio su Carneade di citare una persona, che non mette e non leva nella evoluzione delle dinamiche socio-politiche della città di Capua.

Oggi avremmo evitato, necessitando l’analisi di una esplorazione in meandri complessi psico-antropologici, volentieri di partire da questo suo ennesimo scritto denso di insulti gratuiti ma soprattutto denso di affermazioni sconcertanti che confermano ancora una volta agli occhi di come noi ne ha viste e ne ha sentite tante che il genere un mano, a proposito di antropologia,  è autenticamente vario e variegato e che, davanti a certe affermazioni, è perfettamente inutile sprecare il fiato nell’esercizio della confutazione, per quanto le stesse sono sbrindellate, abborracciate, ma soprattutto disarmanti nell’uso di argomenti che puoi al massimo commentare con un’alzata di spalle, come si può fare solo con chi afferma e si dice convinto che uno più uno faccia tre e che il sole, all’alba, sorga ad ovest e non a est.

Ma allora perchè siamo ritornati sulle buffe esternazioni della signora Lonardo? Perchè ci danno lo spunto per ritornare su un fatto serissimo, divenuto ancor più serio ed inquietante proprio alla luce di quello che la Lonardo afferma. Perchè queste parole scritte dalla signora sono buffe ma anche rivelatrici di un quadro ancor più complicato e ancor più opaco di quello che avevamo configurato nel nostro ultimo articolo.

Con una frase da luna park, la nostra sostiene che non è stata annullata, bensì sospesa la lotteria, dei 50mila biglietti, lanciata, nel febbraio del 2020, dal comitato costituito ad hoc e che, promosso dall’Amministrazione Comunale capitanata da Luca Branco, avrebbe dovuto operare alla promozione dell’attività culturale e ricreativa della città di Capua, a partire dalla valorizzazione dell’antichissima rassegna del carnevale.

Beh, a questo ci eravamo arrivati pure noi. Il problema  che ci catapulta direttamente in una grotta del terrore;  dopo aver compiuto un vertiginoso giro sulle montagne russe del “non senso” è che ,  ad avviso della signora Lonardo, il fatto che sia stata sospesa non significherebbe la restituzione delle somme erogate da chi ha acquistato uno o più biglietti.

Stiamo perdendo la pazienza: ma sospesa da chi?  Il comitato di cui la Lonardo fa parte, pardon ha fatto parte, insieme all’imprenditore Raffaele Modugno, insieme a don Gianni Branco, fratello dell’ex sindaco, e ad altre 17 persone si è autosciolto formalmente il 22 ottobre 2020, comunicando questa decisione attraverso una lettera spedita direttamente all’allora sindaco Luca Branco. Ora scopriamo, slalomeggiando nella citata grotta del terrore e degli orrori che il comitato si sarebbe sciolto, ma in realtà non si sarebbe sciolto.  Ecco perchè parliamo di luna park. Noi, la lettera spedita al sindaco Luca Branco l’ abbiamo letta bene. Mentre a contenere le motivazioni, la maggior parte delle quali polemiche nei confronti dell’Amministrazione Comunale che non avrebbe mantenuto gli impegni a far divenire questo organismo costituito anche da diverse associazioni capuane, il fulcro della programmazione culturale della città, informa che lo scioglimento è avvenuto per effetto di un “voto dell’assemblea”.

Non è che dobbiamo  scomodare un grande avvocato civilista per sottolineare le astruserie contenute in questa lettera che non definisce un percorso chiaro, ma che, informando delle dimissioni, già rassegnate qualche tempo prima, dal presidente Raffaele Modugno, sanziona un molto artigianale “sciogliete le righe”. Nel momento in cui la Signora  Lonardo afferma che il comitato non si è sciolto da un punto di vista fiscale, da un lato l’affermazione va riscontrata da un’alzata di spalle, dolorosa per chi si sottrae ad un confronto dialettico non fondato su alcun presupposto logico, prima ancora che giuridico, serio, dall’altro lato ci offre uno spaccato ancora più inquietante di quello che abbiamo descritto fino ad oggi.

Dunque, ricapitoliamo: il comitato si costituisce a febbraio 2020, lancia un’ambiziosissima lotteria con 50mila biglietti stampati; ritiene di aver stipulato un’intesa con l’Amministrazione Comunale per diventare il fulcro di tante cose, di tanti eventi della città. Nel momento in cui, poi, questo non accade, Raffale Modugno si dimette da presidente e una fantomatica assemblea ne sancisce lo scioglimento. Fantomatica, sì, avete letto bene.  Sotto a quella lettera aperta scritta al sindaco Luca Branco, non c’è lo straccio di una firma. Diamo per buona la circostanza di un Raffaele Modugno, che ha già mollato prima di ottobre del 2020. Ma da che mondo è mondo, quelle che il codice civile definisce “associazioni non riconosciute” o  quelli che ugualmente definisce comitati che sono tali giuridicamente solo se sono legati ad uno scopo chiaro e definito, non possono esprimersi  ufficialmente  senza la firma  quantomeno del loro legale rappresentante. Sotto a quella lettera invece c’è solo uno spazio bianco: ma non finisce qui perchè il 1 dicembre cioè 39 giorni dopo il sedicente autoscioglimento, la lotteria viene, come afferma la signora Lonardo che poi magari al limite sicuramente potrebbe avere la possibilità di ripeterlo nella veste di testimone, davanti ad un’autorità d’indagine giudiziaria, la lotteria dei 50mila biglietti, di cui oggi la Lonardo rivendica addirittura l’esistenza in vita, visto e considerato che la sospensione, non essendo un annullamento non implicherebbe la restituzione del denaro.

Il sillogismo è , dunque, tutt’altro che azzardato: stando agli avvenimenti verificatisi nell’anno 2020, stando alle affermazioni messe nere su bianco dalla signora Lonardo, appare probabile che sia stata proprio quest’ultima  a contribuire, ad essere parte attiva di quella sospensione che un comitato autoscioltosi non avrebbe potuto fare a differenza di un qualcosa che si ritiene anzi si auto-ritiene ancora giuridicamente in vita. Perchè è lei, sempre la Lonardo,  che oggi afferma che il comitato,  si è autosciolto nell’ottobre  2020 ma ha continuato ad esistere quale soggetto fiscale. Se il comitato si è autosciolto il 22 ottobre chi ha sospeso la lotteria? Evidentemente la signora Lonardo sa qualcosa se oggi afferma, come afferma nel suo post, anzi, diremmo meglio, rivela nel suo post, che il comitato non è morto ma è vivo. Magari sarà entrato in clandestinità, ma è definito come  “soggetto fiscale”,  che poi non si capisce bene cosa significhi , visto e considerato che il termine molto impegnativo, se anche avesse un remotissimo senso, si sarebbe dovuto misurare e si dovrebbe misurare ancora oggi con le norme che regolano la celebrazione di lotterie che mettono in palio premi in beni materiali

E vediamole brevemente, sinteticamente, queste regole:

la vendita deve avvenire esclusivamente nel territorio provinciale;  l’introito non può superare la somma di 51.645,69  centesimi di euro. Ciò significa che nel comitato c’era qualcuno che  la norma la conosceva bene, altrimenti non avrebbe stampato 50mila biglietti esatti, per far convivere l’ambizione di un progetto complicato con la legislazione vigente in materia. 

Andiamo avanti. Ogni lotteria può partire solo se rispettato il suo requisito fondamentale: 30 giorni prima della vendita del biglietto numero 1 , il comitato o il soggetto promotore deve inviare nella veste formale e sostanziale del legale rappresentate, comunicazione al Prefetto della Provincia in cui la lotteria si tiene, in questo caso al Prefetto della provincia di Caserta. Per speculare comunicazione va inoltrata anche al Sindaco del Comune, nel quale la lotteria viene lanciata e attivata, e infine, badate bene, all’AAMS, Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato.  La comunicazione, inviata al Prefetto, al sindaco e ai monopoli di stato deve contenere, signora Lonardo, la quantità e la natura dei premi; la quantità e il prezzo dei biglietti; il luogo e la data dell’estrazione; e il luogo in cui i premi vengono esposti durante tutto il periodo della lotteria in modo tale che ogni persona ne possa registrare la materiale esistenza. 

Fin quando si scherza, si scherza. Questa qui, questa Lonardo, di cui ripetiamo non ci occuperemmo per niente al mondo se di mezzo non ci fosse una opaca storia di soldi esprime affermazioni molto gravi e anche molto interessanti a questo punto perchè svelano retroscena che aggravano il quadro della opacità di questa lotteria. Occorre fare chiarezza: la faccia il legale rappresentante del Comune di Capua, cioè il Commissario Prefettizio andando a recuperare tutti i documenti in suo possesso regolarmente protocollati; la faccia l’imprenditore Raffaele Modugno a cui mettiamo a disposizione spazio indeterminato per spiegarci, se vorrà, il suo punto di vista; lo faccia don Gianni Branco, che da sacerdote, da uomo di chiesa ha un motivo in più o almeno dovrebbe avere un motivo in più per chiarire se sono stati venduti dei biglietti, quanti eventualmente, ne sono stati venduti, se i soldi sono stati restituiti, al di la di questa boutade della sospensione  che poi a pensarci bene, tra poco più di 48 ore, sarà il primo dicembre e dunque sarà anche trascorso un anno esatto da quella che la Lonardo definisce una sospensione temporanea, con un’affermazione che, per carità di patria, non commentiamo ulteriormente.

Noi siamo qui. Da questo momento in poi ne discuteremo solamente con persone qualificate e di un certo rilievo, quali Raffaele Modugno, don Gianni Branco, quali l’ex sindaco Luca Branco. La signora Lonardo, di pubblicità, ne ha avuta, infatti,  in quantità largamente superiore al suo peso specifico che si rileva in tutta evidenza nei contenuti tragicomici della coppia di  post che pubblichiamo integralmente in calce, con cui ha commentato  due articoli in cui l abbiamo citata.

 

 

Sotto il primo post della signora Lonardo quando fu citata in un nostro articolo sulle future elezioni

 

Qui sotto la lettera aperta al sindaco nella quale si comunica lo scioglimento del comitato

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