MARCIANISE. Si è dimesso l’assessore Gabriele Amodio. Ora Velardi deve litigare solo con se stesso. New entry di qualità in giunta: arriva il riabilitato Giuseppe Golino

7 Febbraio 2022 - 16:45

MARCIANISE – Che facciamo, diamo le notizie senza commento?
Ma sì, meglio così, perché commentare razionalmente quello che razionale non è, quel che è tenuto in vita da una sorta di delirio illimitato, è perfettamente inutile.
Dunque, la voce che circolava da qualche giorno è diventata realtà: Gabriele Amodio, avvocato, si è dimesso dalla carica di assessore al Bilancio e alle Finanze rompendo anche lui con il sindaco Antonello Velardi e aggiungendosi alle altre centinaia di persone che in questi anni, durante i quali ha svolto la funzione di sindaco (si fa per dire), sono scappate inorridite e incredule di fronte ad atteggiamenti di un primo cittadino che da oggi, per divertimento e per celebrare il suo fresco arruolamento da consulente del signor Arnone, chiameremo “mister Lete”.
Spiegare i motivi per cui Amodio ha lasciato la sua carica è complicato.
Non per un fatto di qualità, di contenuto, ma per un fatto di quantità.
Perché se uno ogni giorno deve fronteggiare dialoghi pirandelliani con un personaggio che sembra uscito da un viaggio immaginifico di Kafka, devi andartene per forza, altrimenti rischi di finire al manicomio.
Questo è successo oggi all’avvocato Amodio.
Questo è successo a Spasiano, a Fulvio Tartaglione, a De Cicco, a Francesco Saverio Letizia, alla Iacobellis, a Onofrio Tartaglione, ad altre due segretarie comunali e potremmo continuare almeno per un paio di minuti nell’elenco di questa autentica colonna del dispiacere e della disillusione.
In compenso, però, in giunta, e ci fa piacere di aver contribuito alla sua nomina, entra nientepopodimenoche Giuseppe Golino, in principio nominato consigliere comunale delegato alla Protezione Civile, successivamente preso a calci nel sedere per aver osato criticare un paio di ologrammi velardiani definiti a loro volta assessori, poi ancora sbeffeggiato e sbertucciato dopo aver annunciato la rampa della strada provinciale, ora nominato assessore dopo aver furbescamente utilizzato anche questo giornale.
Questa è la notizia de giorno. Esce Amodio entra Golino. Il livello della giunta comunale si eleva ancora di più.
Al posto di Golino, in consiglio, entra il primo dei non eletti della lista “Marcianise Solidale”.

Il primo eletto fu Delle Curti con 594 voti, il secondo Moriello con 325 voti, Giuseppe Golino 164, Tortora 161.
Questi quattro sono stati tutti eletti in consiglio comunale. Ora, con Golino in giunta, bisognerebbe dar spazio alla prima dei non eletti, Sara Mezzacapo, la quale, però, con soli 127 voti sta facendo l’assessora anche la sua non è certo una presenza in grado di incidere al di là delle quotidiane genuflessioni rese alla vanagloria del sindaco.
Per cui bisogna scalare alla seconda dei non eletti. Si tratta di Giovanna Iadicicco, consorte del titolare del bar Duomo (uno dei più frequentati dal sindaco) che in consiglio entra con ancora meno voti, precisamente 123.