GUARDA IL VIDEO. CASERTA Esplode una fognatura nel rione Cappiello. La fecale fa paura ma Carlo Marino non ha promesso altro…

24 Febbraio 2022 - 16:31

Lettera-denuncia di un nostro lettore corredata di video e foto. Vane le segnalazioni dei residenti all’ex Iacp, oggi Acer, e al Comune di Caserta

 

CASERTA (g.g.) E’ un nostro lettore del rione Cappiello ad accompagnare la sua protesta con un dossier fotografico. Verrebbe da ride “mal comune mezzo gaudio”, ma qui, al netto del gaudio a cui questa città ha già dato e non poco, c’è veramente poco da ridere e da sorridere dato che il mal comune è in tutta evidenza il male del Comune, ma il popolo casertano che aveva la possibilità quantomeno di tentare una strada alternativa, non necessariamente efficace, positiva, ma, restando nel perimetro dei proverbi, “tentar non nuoce” mentre nuoce l’accettazione supina dello status quo, ha deciso di riaffidarsi a questi amministratori, a questo sindaco, che diciamocela tutta, non fa nulla di diverso da quello che ha fatto dal 2016 in poi: sgovernare la città e farlo oggi forte di un mandato democratico rinnovato che lo autorizza, di fatto, a far scoppiare tutte le fognature di Caserta, pretendendo contemporaneamente che nessuno se ne abbia a lamentarsi, visto e considerato che nell’urna elettorale dell’ottobre scorso Carlo

Marino ha riproposto ai suoi concittadini un contratto da “carta conosciuta” e i suoi concittadini, in maggioranza, lo hanno sottoscritto ancora una volta.

Lo hanno sottoscritto soprattutto nei quartieri popolari dove, dati alla mano, i signori delle preferenze hanno fatto man bassa di voti anche grazie ad una disponibilità materiale incassata dai soliti noti.

Sicuramente questo non è il caso del lettore che ci ha scritto e che ci ha inviato queste foto. Però, sarebbe stato meglio che il testo di questa lettera-denuncia avesse contenuto anche un minimo di analisi che andiamo a e riassumere con il terzo proverbio di questo articolo e cioè “chi è causa del suo mal pianga se stesso”.

Dunque, se abbiamo letto bene, l’esplosione di questa fognatura nel cuore del rione Cappiello sarebbe l’ennesimo episodio di una lunga serie. E alla lunga serie apparterrebbero anche le vane segnalazioni che i residenti avrebbero inviato all’ex Iacp, che oggi si chiama Acer, e al Comune di Caserta (quarto proverbio: “campa cavallo che, in questo caso, la merda cresce”).

Il nostro lettore lamenta quello che definisce “il pericolo igienico-sanitario” a cui i condomini sono costretti a sottostare. Ciò (anche il nostro lettore non scherza con le raffigurazioni retoriche) mentre i governanti fanno orecchie da mercanti, non comprendendo continua il denunciante “che c’è bisogno di interventi urgenti alla fecale del condominio” (ecco perché abbiamo trasformato il proverbio sostituendo l’erba con la merda). La conclusione della nota si concretizza in un’accusa di discriminazione di fronte “ai milioni di euro ottenuti dal rione Acquaviva per la sua riqualificazione, a fronte di un rione Cappiello in cui non si spende un euro da anni”.

La staffa è lapidaria: “Siamo con merda fino al collo”.

Ipse dixit.