GUARDA I VIDEO. CASERTA, città barbara. I parcheggiatori abusivi e i delinquenti dettano legge nel parcheggio della Caserma Pollio. E d’altronde, vedendo chi erano gli invitati alla festa elettorale di Carlo Marino…

25 Febbraio 2022 - 18:30

Nelle poche sequenze, riprese stamattina, si coglie plasticamente quella che è una vera e propria consegna della città all’illegalità, al disonore e al malaffare. A PROPOSITO, ASSESSORE CASALE, I 18OMILA DELLA BUFFA AUTOCERTIFICAZIONE, I DRESIA LI HANNO TIRATI FUORI O NO?

 

 

CASERTA – Ci piacerebbe affermare che non frega niente a nessuno dell’identità anagrafica di chi andrà a gestire il grande parcheggio della Caserma Pollio, regno incontrastato per anni ed anni, della famiglia Dresia.
Di cui non stiamo qui a raccontare tutte le vicende, perché poi dovremmo concludere il ragionamento con la solita espressione indignata sul regime di impunità di cui hanno goduto le amministrazioni comunali e molti fornitori di servizi pubblici della città di Caserta.
Ci piacerebbe affermare che non frega a nessuno il nome e il cognome di chi gestirà il parcheggio, mentre frega a tutti il dato dell’economicità, della trasparenza, dell’ineccepibile considerazione sulla nitidezza di tutti gli atti che porteranno al nuovo affidamento in concessione di questo ambitissimo e lucrosissimo spazio di sosta, fondamentale crinale di collegamento e di erogazione del cruciale servizio di sosta tra la zona della stazione e quella immediatamente prospiciente alla Reggia.
E invece non lo possiamo dire.
A noi interessa quello che abbiamo scritto or ora. Se questa città condividesse con noi lo stesso focus, non staremmo a Caserta, in un posto che dall’amministrazione Falco in poi è stato governato da una serie di soggetti oscillante tra l’incapacità e la pericolosità, comunque sempre aperti a un rapporto fluido con famiglie a dir poco discutibili, che hanno ballonzolato tra il Codice Penale e i capitolati di gara.
Qualche settimana fa abbiamo ospitato un’intervista al vicesindaco e assessore alle Attività Produttive Emiliano Casale, il quale ci ha comunicato che i Dresia non gestiranno più quel parcheggio, dovendo, per giunta, corrispondere al comune una cifra che è stata, però, autocertificata, dato che l’amministrazione comunale di Carlo Marino non ha mai effettuato uno straccio di controllo su ciò che i Dresia incassavano quotidianamente dalla gestione di quel parcheggio.
Ci piacerebbe sapere, a distanza di un po’ di tempo da quella intervista, da Casale se gli ex gestori-concessionari abbiano o meno ottemperato versando un importo che, ripetiamo, è frutto di un’autocertificazione.
Per quanto riguarda, invece, il futuro, si era parlato di un inserimento del parcheggio della caserma Pollio nella concessione più generale delle strisce blu.
In poche parole, la società TM avrebbe dovuto lavorare nel piazzale della caserma Pollio così come lavora nel resto della città. M
Ma soprattutto, avrebbe dovuto o dovrebbe attuare per la prima volta nella storia, perchè i Dresia campa cavallo…, la legge che impone, ripetiamo impone ai concessionari di servizi pubblici di versare ogni euro dei propri incassi al Comune committente, a cui toccherà poi di erogare la rimessa al soggetto privato ai sensi del contratto firmato ad epilogo della procedura di aggiudicazione.
Dato che TM lo fa per le strisce blu della città, lo farebbe anche per la Caserma Pollio.
Mentre quelli della Publiservizi, vabbè, fanno i comodi propri, e a quanto ci risulta ancora oggi tti gli incassi frutto del pagamento della tasse, delle imposte e dei tributi comunali, finiscono sui suoi conti correnti, e non su quello incardinato nella Tesoreria del Comune di Caserta.
Ad oggi, però, nulla si sa su tempi e modi del ripristino di una condizione di legalità nel parcheggio Pollio.
Mentre si sa, come dimostrano questi due mini-video che pubblichiamo in calce, che i parcheggiatori abusivi, spesso contigui alla delinquenza più o meno organizzata, continuano a fare il bello e il cattivo tempo, a tenere aperto il cancello del parcheggio e a prendere i soldi dagli automobilisti, trasformando simbolicamente quello che dovrebbe essere il baricentro economico, morale e culturale della città di Caserta, in una vera e propria cloaca morale, frutto dello sprofondo a cui si è giunti a causa di un piano inclinato della potestà istituzionale amministrativa, che fa di questa città una delle peggiori del mondo, altro che d’Italia.